Terni, Alberto Liguori giura in tribunale e torna a guidare la procura

Terni, Alberto Liguori giura in tribunale e torna a guidare la procura
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 07:10

TERI - Ieri mattina Alberto Liguori ha giurato in tribunale ed è tornato a palazzo Gazzoli da procuratore capo.

Il consiglio di Stato ha accolto il suo ricorso ordinando che fosse reimmesso nelle funzioni di procuratore della repubblica presso il tribunale di Terni.

Il ricorso dell’avvocato Gianluigi Pellegrino del foro di Roma, era approdato al consiglio di Stato dopo che il Tar del Lazio due mesi fa ha respinto l’istanza cautelare, ovvero la richiesta di sospensiva, avanzata da Alberto Liguori, contro la delibera assunta a maggioranza lo scorso gennaio dal Csm di non confermare il magistrato cosentino al vertice di palazzo Gazzoli per la vicenda delle chat scambiate con Luca Palamara.

Era l’11 gennaio. Il plenum aveva votato a maggioranza per la non conferma a seguito delle chat intercorse tra Liguori e l’ex presidente dell’associazione nazionale magistrati,  Palamara.

La delibera impugnata da Liguori, per il consiglio di Stato, evidenzia una palese contraddittorietà poiché il Csm, nella delibera del 13 gennaio 2021 di archiviazione del procedimento di trasferimento avviato nei confronti di Liguori, ha affermato che «i contenuti delle chat con Palamara non risultano idonei a determinare anche in astratto un appannamento della funzione di procuratore della repubblica di Terni e incidere in alcun modo sull’ufficio che dirige». Per il consiglio di Stato «l’appello cautelare evidenzia argomentazioni idonee a far ritenere ragionevolmente prevedibile l’accoglimento nel merito del ricorso di primo grado, con particolare riguardo alle censure di irragionevolezza e contraddittorietà della motivazione della delibera impugnata».

Nel provvedimento si sottolinea che «la mancata conferma nell’incarico direttivo determina, nella sfera giuridico patrimoniale dell’appellante, un pregiudizio rilevante sotto molteplici profili (professionali, morali e di prestigio) non adeguatamente riparabili all’esito del giudizio di merito. Pregiudizio che può ulteriormente aggravarsi in quanto il Csm ha già considerato vacante e pubblicato il posto di procuratore della Repubblica di Terni».

Liguori torna nell’ufficio di capo della procura dove, dal 12 gennaio, ci sono stati diversi cambi. Per qualche giorno la facente funzioni di procuratore fu la pm con maggiore anzianità di servizio, Barbara Mazzullo. Dal 20 gennaio il consiglio giudiziario dell’Umbria aveva nominato Claudio Cicchella. A guidare la procura ternana è rimasto per due mesi, fino a quando il Csm non l’ha rimosso ritenendo che il ruolo di facente funzioni spettasse a Barbara Mazzullo. Fino a ieri mattina, quando Alberto Liguori, dopo il giuramento in tribunale, è tornato a palazzo Gazzoli da procuratore capo.

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