Terni, 23enne tunisino accoltellato in via Battisti con la cocaina nei pantaloni: indagini a una svolta

Terni, 23enne tunisino accoltellato in via Battisti con la cocaina nei pantaloni: indagini a una svolta
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 17:16

TERNI - Il cerchio sta per chiudersi.

Gli investigatori della questura, dopo ore di serrate indagini, hanno un quadro abbastanza chiaro su quello che è successo domenica sera nell’appartamento al primo piano della palazzina di via Battisti, 38.

Chi ha aggredito a coltellate il 23enne tunisino, che nascondeva nei pantaloni una decina di dosi di cocaina, avrebbe un nome.

Il giovane nordafricano, che ha rischiato di morire dissanguato per le ferite da arma da taglio al polso e al braccio destro, è fuori pericolo e i sanitari hanno sciolto la prognosi.

Dalla terapia intensiva è stato trasferito nel reparto di ortopedia dopo un delicato intervento chirurgico per salvare la funzionalità dell’arto.

A soccorrerlo in attesa dell’ambulanza era stata la titolare della gelateria di piazza Dalmazia, che il tunisino aveva raggiunto a piedi dopo l’aggressione. La giovane gli aveva stretto la cintura di un cliente sopra le lesioni per cercare di frenare la copiosa emorragia.

Gli investigatori quella sera hanno seguito a ritroso le tracce di sangue lasciate sull’asfalto da piazza Dalmazia lungo via della Vittoria fino ad arrivare al civico 38 di via Battisti, dove la vittima dell'aggressione abita insieme ad altri stranieri. Sangue anche lungo i muri del palazzo e sul pavimento dell’appartamento.

Accertamenti serrati sono in corso sulle persone, e sarebbero parecchie, che dormono in quella casa a pochi passi da piazza Tacito.

E sulla posizione in Italia del tunisino ferito, che aveva in tasca i documenti ma che è stato identificato con certezza grazie alle impronte digitali.

Le indagini sono coordinate dalla procura ternana, che dopo il fatto di sangue ha aperto un fascicolo per tentato omicidio.

Il ritrovamento delle dosi di cocaina già confezionate e pronte per lo spaccio addosso al 23enne ferito ha indirizzato le indagini sul regolamento di conti per questioni legate al traffico di droga. Un ambiente che ha regole ben precise. Nel quale i passi falsi non sono ammessi se non si vuole rischiare la pelle.

Inquietante la circostanza che ancora una volta la città sia teatro di un regolamento di conti per questioni legate allo spaccio. Col binomio droga e coltelli che continua a imporsi.

Nella palazzina dove è andato in scena il fatto di sangue nessuno parla, nessuno ha visto né sentito le grida e la violenta lite tra più stranieri che si è chiusa a suon di coltellate e con la fuga del 23enne gravemente ferito e sanguinante.

«Erano in cinque» ha detto il 23enne a chi l’ha soccorso alle dieci e mezza di domenica sera.

La caccia agli aggressori è aperta. Grazie ai rilievi della scientifica, alle testimonianze acquisite in queste ore e a quello che è stato possibile vedere nelle immagini girate dalle telecamere che sono nella zona teatro dell’aggressione, le indagini sarebbero a una svolta.

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