Ternana tra vendita e trasloco su altri campi, il vicesindaco Corridore chiarirà le incompatibilità di Bandecchi

Il presidente tratta la cessione del club rossoverde e stuzzica ancora gli avversari politici: "Se la squadra giocherà fuori sarà colpa vostra". Sui conflitti: "Ho ragione io".

Ternana tra vendita e trasloco su altri campi, il vicesindaco Corridore chiarirà le incompatibilità di Bandecchi
di Paolo Grassi
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Sabato 3 Giugno 2023, 10:29

Ternana in bilico su un futuro da delineare. Ternana ancora in mano a Stefano Bandecchi nel frattempo diventato sindaco di Terni, Ternana ceduta dallo stesso Bandecchi ad altri per risolvere il problema dell'incompatibilità che gli hanno sollevato gli uffici comunali. Ma anche Ternana con la possibilità di giocare fuori Terni le sue gare casalinghe. Mentre l'imprenditore livornese ha un mese per risolvere ogni incongruenza tra la carica di primo cittadino e quella di proprietario e dirigente delle Fere e cerca nuovi acquirenti, contemporaneamente pare ci si muova pure alla ricerca di tutte le possibilità per provare una non incompatibilità. Su questo, insieme a lui, si muove Riccardo Corridore, vicesindaco e avvocato. Lui, che in campagna elettorale sosteneva che non vi fosse alcuna incompatibilità, potrebbe essere ora pronto a una nuova mossa per tentare uno scacco matto a questa partita, dimostrando ulteriormente proprio la sua tesi. Da mercoledì a ieri, è rimasto in silenzio. Oggi, però, è pronto a chiarire e spiegare tutto in conferenza stampa. E' pronto a parlare ad ampio raggio di tutte le situazioni legate a Bandecchi, al suo ruolo di sindaco e ai suoi interessi imprenditoriali in città e, di conseguenza, a entrare nel merito proprio del caso Ternana. La segreteria comunale prende spunto dall'articolo 63 del Testo unico degli enti locali, annoverando tra i «servizi» la convenzione con la quale la Ternana (di Unicusano e di conseguenza di Bandecchi) utilizza lo stadio Liberati (del Comune) per le partite casalinghe. Ma Corridore e Bandecchi, anche in campagna elettorale, citavano pure altri pareri e altre sentenze, documenti nei quali si configurerebbero elementi di piena compatibilità tra i due ruoli. Lo stesso sindaco e presidente continua a lanciare frecciate alla precedente amministrazione e a sostenere con decisione di «avere perfettamente ragione», ma si dice anche pronto a tirare fuori i documenti dopo, affinché più di qualcuno poi «risponda ai cittadini su quello che si sta facendo». E aggiunge, in un viedo social rivolto a Fratelli d'Italia: «Se non riuscirò a vendere la Ternana, sarà colpa vostra se la squadra non potrà giocare da qualche parte. La settimana prossima dirò che lo stadio non mi serve e che mi troverete voi un posto dove andare a giocare. Poi, quando qualcuno avrà preso la Ternana, avrete risolto». Si lavora, però, nei meandri di leggi, norme, o dispositivi che facciano giurisprudenza. Al contempo, si valutano le offerte di chi fosse interessato a prendere la Ternana. In queste ore si starebbe vagliando la situazione con tre o quattro interlocutori e con uno di questi i contatti sarebbero già avanzati. Riguardo a un eventuale stadio diverso dal Liberati, Perugia e Gubbio parrebbero soluzioni logiche ma anche complicate per l'ordine pubblico, Roma l'alternativa. La soluzione più vicina sarebbe Rieti, ma lo stadio non ha le strutture di prefiltraggio fisse richieste dalla Lega di serie B.

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