Ternana, ora tocca agli attaccanti

Servono i gol degli avanti rossoverdi, adesso, per i punti salvezza, nelle ultime dieci partite giocate si è segnato poco e tirato poco in porta

Ternana, ora tocca agli attaccanti
di Paolo Grassi
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Giovedì 11 Maggio 2023, 08:04

Adesso, servono i gol. Per fare punti nelle ultime due partite, la Ternana ha bisogno di tornare a essere quella di inizio stagione, la cui media di gol realizzati era sempre alta. Ora, invece, a contribuire al momento difficile, alla mancanza di risultati e a un girone di ritorno con pochi punti fatti, è anche la difficoltà nel trovare la rete e, spesso, persino nell'andare al tiro. Basti pensare che nella sconfitta interna con il Sudtirol la squadra rossoverde non ha praticamente mai tirato nello specchio della porta, nonostante una grossa mole di gioco prodotta per lo più con palloni portati avanti in orizzontale e senza lo spunto decisivo negli ultimi metri di campo. Vuol dire che serve un'inversione di tendenza. Per avere un'idea dell'andamento dell'attacco, basta vedere come sono andate le cose dal ritorno di Cristiano Lucarelli in panchina fino ad oggi. Dalla partita di Palermo fino a quella persa con il Sudtirol, in 10 partite si è andati a segno 8 volte, per una media che non arriva a toccare un gol a partita. Troppo poco. Così come poco fanno gli attaccanti, nonostante proprio loro siano i marcatori di 6 di questi 8 gol. Al netto di errori difensivi risultati decisivi e fatali, la squadra di Lucarelli resta sterile nelle sue azioni. Adesso non riesce nemmeno più ad approfittare delle palle inattive, visto che da calci piazzati (punizioni, o calci d'angolo) sono arrivati solo i due gol segnati al Benevento a Terni, uno infilato dal difensore Valerio Mantovani e l'altro dal centrocampista Mamadou Coulibaly. Sono questi, i due gol segnati da giocatori non facenti parte del reparto dell'attacco. Gli altri hanno visto due volte a segno Andrea Favilli (uno dei quali su rigore) e Anthony Partipilo e una volta a testa Cesar Falletti e Gabriele Capanni. Tra l'altro, la rete di quest'ultimo è anche stata l'ultima segnata, a risultato già compromesso, contro il Venezia. Troppo poco. E così, a Como, dove si mira a fare punti per centrare una volta per tutte questa benedetta salvezza, proprio gli attaccanti sono chiamati a fare la loro parte. Per questo, nelle sedute di allenamento a porte chiuse, viene da sé pensare che Lucarelli, oltre a provare le soluzioni di una difesa da ridisegnare per tre sicure assenze pesanti, stia pensando anche a cosa preparare per la fase offensiva. Servono i gol di un Favilli bomber della squadra ma ultimamente apparso sotto tono, servono la fantasia e la capacità realizzativa un tempo caratteristiche di Falletti, servono una maggiore incisività e una maggiore freddezza da Partipilo, serve più concretezza dal giovane Capanni che ha bisogno però di avere più minuti di gioco. Ma oltre a loro, la Ternana aspetta anche i gol di Alfredo Donnarumma. Non una stagione felice, per lui, a causa degli infortuni. Non una stagione fertile. Ha fin qui segnato una sola volta, a Parma. Dunque, non mette la palla dentro da otto mesi tondi tondi. Chissà, dunque, che non arrivino proprio dall'attaccante campano le zampate finali decisive. Anche per scacciare gli incubi, per lui, di una stagione sfortunata e al di sotto delle aspettative. In generale, però, c'è da incrementare anche le conclusioni verso la porta da chiunque si avvicini al limite dell'area avversaria. Anche una conclusione da lontano, il proverbiale "tiro della domenica", può far vincere una partita. Il Sudtirol insegna.

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