Ternana, le prime parole di Ferrero: "Stiamo lavorando sodo. Il ruolo che avrò? Quello di operaio del calcio"

Prima giornata nella sede di via della Bardesca per l'ex patron della Samp: "Con il presidente Guida, un percorso importante verso il closing". Sull'allenatore: "Cerchiamo il meglio".

Ternana, le prime parole di Ferrero: "Stiamo lavorando sodo. Il ruolo che avrò? Quello di operaio del calcio"
di Paolo Grassi
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Martedì 11 Luglio 2023, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 08:11

E' proprio lui, a rompere il lungo silenzio. Massimo Ferrero. Nel suo primo giorno a Terni, ecco pure le prime - anche se poche - parole dell'ex patron della Sampdoria: «Fatemi lavorare, stiamo facendo un percorso importante, dobbiamo ancora fare il closing. Cosa sarò, per la Ternana? Un operaio». Parole pronunciate al volo, dal finestrino dell'auto, mentre poco prima dell'ora di cena lascia la sede della Ternana per tornare a Roma. La giornata di Ferrero a Terni era cominciata in gran segreto, ma comunque era stato avvistato subito da qualche tifoso, l'incontro con i dipendenti della Ternana calcio e il direttore sportivo Luca Leone, la fuga dai cronisti e dai fotografi al momento di lasciare la sede per la pausa pranzo, l'accoglienza da parte di qualche tifoso presente sul posto al momento del suo passaggio con toni decisi e per nulla cordiali. La settimana della Ternana, in attesa del nuovo allenatore e di novità sulla squadra a pochi giorni dal ritiro, si è aperta così. Ferrero, di fatto, conferma quanto abbiamo anticipato circa una sua presenza nella nuova proprietà. Con il suo blitz a Terni ha dato un segnale forte. A Terni e in sede anche Nicola Guida, titolare di Farmaguida che sta rilevando la Ternana da Unicusano, legato tra allo stesso Ferrero da un rapporto di stretta amicizia. E' lo stesso Ferrero a investirlo, per ora solo verbalmente, della massima carica, citandolo come «il presidente Guida», con il quale «stiamo facendo un percorso importante». Ora più che mai ci si domanda quale ruolo avrà in società. Ma lui, per l'appunto glissa, se gli si domanda in qualità di cosa sta operando. Vicepresidente? Consulente? Patron?: «Sto lavorando da operaio del calcio. Arrivederci». Poi dà indicazione al suo autista di partire. C'è solo un secondo per domandargli del nuovo allenatore: «Stiamo cercando di trovare il meglio per questa città». Al mattino, non era stato possibile, avvicinarlo. La presenza di cronisti e operatori dell'informazione sotto la sede ha scatenato una sorta di sistema di sicurezza interno, con addetti mandati sul cancello di ingresso che porta al parcheggio dello stabile di via della Bardesca a controllare che nessuno facesse un passo in più. Era anche uscito dalla sede verso tarda mattinata. Non senza essere riconosciuto da qualche passante tifoso della Ternana ed essersi sentito gridare di non essere gradito a Terni. Circa tre quarti d'ora dopo, però, torna, accompagnato in macchina da Paolo Tagliavento, amministratore unico della Ternana. Altra contestazione, da parte di un toso sceso dall'auto dopo averlo riconosciuto dai vetri della vettura dell'ex arbitro per urlargli: «Devi andare via, da Terni! Lo hai capito, o no, che devi stare lontano?!». Per la pausa pranzo, l'uscita di Ferrero con aggiro dei cronisti è stata da Oscar. Come nei migliori film (lui, d'altra parte, è un produttore cinematografico). Prima è andata avanti la sua auto, con il suo autista alla guida, inducendo tutti ad avvicinarsi a quella. Ma subito dietro, ecco passare un suv. Ferrero era lì dentro e non nella sua auto. Chi ne era al volante, per sgusciare via, si è concesso una manovra che infrange il codice della strada per raggiungere la vicina rotatoria tra via Curio dentato e via Eugenio Chiesa, percorrendo un breve tratto contromano. "Viperetta" è tornato dopo pranzo. Nel tardo e caldo pomeriggio, ecco di nuovo la sua auto uscire dal cancello della sede, stavolta con lui a bordo dietro, pronto ad abbassare il finestrino e a pronunciare quel «fatemi lavorare».

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