Te piace o' presepe? Medico del carcere accusato di corruzione per regalo da detenuto

Te piace o' presepe? Medico del carcere accusato di corruzione per regalo da detenuto
di Enzo Beretta
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Giovedì 2 Marzo 2023, 14:05

La prima mossa delle difese impegnate nel processo sul presunto caso di corruzione in carcere con un medico della casa circondariale di Capanne che ha ricevuto in dono un presepe e una cravatta di Marinella da un detenuto napoletano al quale è stata successivamente assegnata una cella singola, è quella di provare a far dichiarare dal tribunale di Perugia l’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche. Gli avvocati Guido Rondoni e Giuseppe Innamorati provano a scardinare in questa maniera l’impianto accusatorio. L’indagine, infatti, si sviluppa quando i poliziotti del commissariato di Giugliano Villaricca, in Campania, tengono sotto controllo alcuni numeri attraverso i quali vengono successivamente intercettate le conversazioni del detenuto napoletano che, dietro le sbarre, attraverso un micro-cellulare, dà indicazioni alla moglie riguardo le modalità su come far recapitare il presepe al medico.

Per quei fatti, avvenuti nel settembre 2019, il pubblico ministero Giuseppe Petrazzini contesta a entrambi gli indagati l’ipotesi di reato di corruzione e falso ideologico. Il medico – si legge negli atti della magistratura inquirente che ha coordinato gli accertamenti della polizia – ha ricevuto un presepe artistico del valore di mille euro e di una cravatta e in cambio ha falsamente attestato l’esistenza di una patologia colon-rettale al detenuto campano in maniera da consentirgli l’accoglimento dell’istanza di assegnazione di una cella singola. Il presepe proveniente da San Gregorio Armeno, rinvenuto nel magazzino dell’azienda della sorella del medico, ancora imballato, «composto da statue raffiguranti la sacra famiglia, con base in legno e custodito all’interno di una campana di vetro», si legge nel verbale della squadra mobile, è ancora sotto sequestro. Il processo continua.

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