Spoleto in provincia di Terni, Cini (Lega): «Dibattito aperto ma niente annessioni»

Spoleto in provincia di Terni, Cini (Lega): «Dibattito aperto ma niente annessioni»
di Sergio Capotosti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Ottobre 2021, 11:30

«Condivido il tema del riequilibrio territoriale in Umbria, ma il percorso deve essere partecipato, altrimenti si manda un messaggio di annessione, di Terni su Spoleto, che è sbagliato».

L'assessore con delega all'Area vasta del Comune di Terni, Federico Cini, riapre il dibattito sull'allargamento della provincia di Terni. Il primo atto, quello di ieri in Terza commissione, ha fatto registrare una falsa partenza, visto che la votazione sulla proposta di allargare la provincia di Terni a quella di Spoleto, targata Pd-M5, è stata rinviata. Uno stop strategico, proprio per evitare di mandare all'esterno quel messaggio di annessione che vanificherebbe il ragionamento da fare sul riequilibrio territoriale. «Serve avviare una serie di incontri con gli Enti economici, le associazioni di categoria, le Istituzioni per avere elementi concreti da valutare», spiega l'assessore Cini.

In sostanza, tracciare uno scenario di cosa accadrebbe se Terni e Spoleto diventassero una sola provincia. Raccogliere, insomma, dati e cifre per capire punti di forza e debolezze di un'operazione del genere, ma soprattutto coinvolgere anche Spoleto. «Il mio impegno è quello di avviare quanto prima questi incontri e il fatto che ieri la Terza commissione abbia preso più tempo è una scelta che va nella direzione che tutti auspichiamo, quella del riequilibrio territoriale».
Dall'altra parte della Somma, per ora, l'unico segnale è arrivato dal Comitato cittadino, a trazione Pd, che si è costituito per portare Spoleto in provincia di Terni. Ma per capire quanto la provincia Terni-Spoleto interessi anche agli spoletini occorrerà attendere il nome del nuovo sindaco che sarà scelto dopo il ballottaggio di domenica prossima.
«Qualcuno anni fa commenta il capogruppo del M5s Federico Pasculli ci provò nel 2006-2007 per le lacune nella divisione tra le province.

I precedenti ci sono, guardiamo al modello Pesaro-Urbino. L'ipotetica unione Terni-Spoleto è utile perché condividono le necessità e gli obiettivi che derivano dalla morfologia del territorio e c'è già un comitato a Spoleto, presente da anni, che ha formulato la proposta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA