Special Olympics e Virtus Global Games, le medaglie più belle non solo quelle che luccicano

Special Olympics e Virtus Global Games, le medaglie più belle non solo quelle che luccicano
di Lorenzo Pulcioni
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 00:20
La prima volta all'estero per Chiara Andidero, medaglia d'oro nei 200 farfalla ai Virtus Global Games in Francia. La gioia di Valentina Pettinacci, Giacomo La Vecchia, Luca Dipatrizi, Matteo Proietti e Matteo Temperoni di Tuttingioco con le medaglie vinte ai Play the Games di Special Olympics a Colleferro. E con loro anche gli studenti del Liceo Artistico Metelli, sia gli atleti con disabilità che i cosiddetti 'tutor'. Perchè alla base di tutto c'è sempre lo sport e l'inclusione. Nella sala consiliare di Palazzo Spada premiazione con arrivo a sorpresa anche del sindaco Bandecchi per il team Tuttingioco e gli studenti del Metelli che hanno preso parte all'evento di Special Olympics e per l'umbra tesserata per la Virtus Buonconvento, Chiara Andidero, oro ai Virtus Global Games promossi dal Cip e dalla Fisdir. A fare gli onori di casa Viviana Altamura e Marco Schenardi, rispettivamente assessori a Welfare e Sport: «Un premio doveroso per questi ragazzi che tengono alto il nome della città. Terni da sempre è inclusiva e attenta alle diversità. Come amministrazione saremo attenti a queste dinamiche» dicono. Poi a sorpresa arriva anche Bandecchi che scherza con Valentina Pettinacci, plurimedagliata Special Olympics, e lancia il possibile bis dei Giochi nazionali estivi Special Olympics che nel 2017 si tennero proprio a Terni e Narni: «Spero che potremo candidarci a ospitare le prossime gare - dice Bandecchi rivolto a Schenardi - dimostreremo che non c'è solo il calcio, anche visto com'è andata la Ternana. In sei mesi faccio rifare il Camposcuola, altro che due anni come dice qualcuno» e giù applausi. Valentina, Luca, Matteo e Giacomo mostrano con orgoglio le loro medaglie. Chiara Andidero racconta la sua prima volta lontano dall'Italia: «Le medaglie sono importanti, ma la cosa più bella resta il divertimento e l'occasione di aver potuto visitare un paese in cui non ero mai stata prima» dice la nuotatrice con l'oro al collo. E poi ci sono gli studenti del Liceo Artistico, atleti e tutor, essenziali nella filosofia alla base di Special Olympics in cui lo sport è lo strumento per il percorso di autonomia e inclusione dei ragazzi e delle ragazze con disabilità. La professoressa Rosalia Grasso parla con orgoglio dell'esperienza vissuta dai suoi studenti insieme agli atleti di Tuttingioco ai Play The Games di Colleferro mentre sfilano, uno per uno, per essere premiati dagli assessori Schernardi e Altamura e dal delegato del Coni di Terni, Fabio Moscatelli. Una giovane tutor che si chiama Nina dice: «Un progetto che andrebbe allargato a tutte le scuole. Ci sono tanti atleti con disabilità che non hanno opportunità di emergere, ma lo meriterebbero. Se lo rifarei? Assolutamente sì». Ci sono medaglie che luccicano e altre che non si vedono, ma restano per sempre.
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