Mariotti, centinaia in piazza a Perugia per la protesta firmata dagli studenti

Mariotti, centinaia in piazza a Perugia per la protesta firmata dagli studenti
di Remo Gasperini
2 Minuti di Lettura
Sabato 8 Maggio 2021, 10:30

PERUGIA - Centinaia di studenti in piazza, altri in classe e un’altra fetta a casa perché di turno in Dad. Questa la rappresentazione della popolazione scolastica del liceo Mariotti nel giorno della manifestazione pacifica di protesta organizzata da Altrascuola - Rete degli Studenti Medi Perugia «per denunciare – ricordano - le numerose situazioni di disagio che si sono susseguite in questo anno». Una protesta, va ricordato, partita dai genitori del Musicale poi sfociata in una contestazione più ampia messa nero su bianco da tre genitori del Consiglio di Istituto sostenuti da 300 firme.

ALTRASCUOLA

«Siamo scesi oggi in piazza per denunciare, tra le altre cose, - si legge nel comunicato di Altrascuola - grosse difficoltà nel comunicare con la dirigente, una scarsa efficienza nell'organizzazione delle attività pomeridiane, dei progetti e nel coinvolgimento di studenti e genitori nella vita democratica della scuola. Serve un cambio di passo nella gestione degli spazi, dei PCTO, delle attività pomeridiane di potenziamento, dell’educazione civica, degli orientamenti in uscita. Di fronte a una conclamata situazione di mala gestione – sostiene la coordinatrice Caterina Bigini - gli studenti del Mariotti hanno bisogno di reali risposte, non si può più aspettare! Non è nostra intenzione abbandonarli in questa battaglia».

LE RICHIESTE

Come avevano fatto i genitori, anche gli studenti del Mariotti aderenti ad Altrascuola (qualcuno teme che sia stato fatto un controllo video per vedere chi fossero) hanno messo in fila le criticità.

Sono undici, tutte problematiche argomentate con richieste puntuali: più comunicazione, più connettività, diritto a frequentare le lezioni in quarantena, più spazi, più formazione, PCTO garantiti, più orientamento, più musica, diritto di scegliere l'ora alternativa di religione, più supporto psicologico, più Educazione Civica. Tra quelle più emergenziali c’è indicata la connettività «dopo più di un anno di Dad e Ddi, è ancora scarsa e in diverse parti dell'edificio addirittura assente. A ciò si aggiunge la mancanza di diverse strumentazioni tecnologiche di base» situazioni che, come sostengono i genitori, in particolare i tre rappresentanti di Istituto che l’hanno scritto nella lettera all’Usr, si sarebbero dovute risolvere con i fondi ricevuti dalla scuola anche per questo. «Come già fatto più volte in Consiglio, – scrivono i genitori - chiediamo un immediato e ci auguriamo definitivo intervento, in modo tale che i docenti possano svolgere le lezioni in DDI connettendosi regolarmente da scuola».

© RIPRODUZIONE RISERVATA