Maturità Covid-bis: partita la volata per 7.300 studenti

Maturità Covid-bis: partita la volata per 7.300 studenti
di Remo Gasperini
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 12:00

PERUGIA - Il treno degli esami di maturità 2021, quelli in formato Covid-19 bis che per lunghi mesi ha viaggiato a bordo della Dad, sta prendendo velocità. Da poco rientrati in presenza, i 7.300 studenti umbri (i tre quarti sono delle scuole in provincia di Perugia, gli altri 1.800 sono del Ternano) arrivati alla fine del secondo ciclo di istruzione sono alle prese con la compilazione dell’elaborato sull’argomento inerente le materie di indirizzo assegnato loro dal consiglio di classe lo scorso 30 aprile. Un mese giusto, la consegna va fatta il 30 maggio, per mettere a punto quello che sarà il rompighiaccio del maxi orale che comprende quattro momenti: la discussione dell’elaborato, la discussione del testo di italiano, l’analisi dell’argomento multidisciplinare scelto dalla commissione e, infine, la presentazione della esperienza Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) che sarebbe la ex Alternanza scuola-lavoro. Giorni intensi caratterizzati dal classico aumento di fibrillazione perché, come sottolineano gli studenti nei loro siti «diversamente dall'anno scorso ritorneranno le bocciature: i docenti potranno anche decidere di non ammettere gli studenti non meritevoli, poiché quest'anno la Dad è da intendersi strutturale e non emergenziale». Resta il fatto che raramente anche nell’ante Covid le bocciature non andavano oltre i motivi di assenza, vale a dire vicine allo “zero virgola”. Dunque lo stress è sotto certi aspetti immotivato ma c’è sempre il voto finale cui i ragazzi (ma soprattutto i genitori) tengono molto. Tant’è. Dopo aver tanto battagliato per tornare a scuola, c’è da registrare una curiosità: in diversi istituti umbri dirigenti, docenti e studenti hanno deciso di tornare alla Dad negli ultimissimi giorni di scuola, diciamo i 7-8 giorni effettivi (a seconda di chi ha il sabato in orario e chi no) di giugno prima della chiusura del 9.

Con la possibilità di fare lezioni on line di gruppo o anche personalizzate su specifici argomenti ritengono che il lavoro a casa in certi casi sia più efficace.

LE COMMISSIONI

Anche quest’anno le commissioni saranno composte da un presidente esterno, ma umbro, e da sei commissari interni. Facendo riferimento ai numeri dello scorso anno le commissioni, quindi i presidenti, saranno poco più di 170 mentre oltre mille saranno i commissari. Quest’anno rispetto a quello passato c’è una preoccupazione in più dovuta alla possibilità aumentata di contagio visto che la scuola, anche se per poco, sta finendo in presenza. Riflettono e si chiedono i presidi: «L’anno scorso i commissari sono arrivati agli esami in presenza dopo un lungo periodo di lavoro a distanza, cosa succede quest’anno se ci scappa un commissario positivo durante agli esami? Gli altri sono contatti diretti e della stessa scuola e non sarà possibile sostituirli tutti, dunque? E con questo quesito in testa, ma soprattutto per organizzare la proceduta dell’esame in presenza, i dirigenti scolastici attendono la pubblicazione del protocollo da parte del ministero. E’ una questione di sicurezza, dicono, anche se é vero che di mascherine chirurgiche e liquidi igienizzanti ne sono scorsi a fiumi e la sanificazione delle aule dal giorno del rientro dovrebbe essere praticamente quotidiana.

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