Piediluco, il Circolo canottieri
dà l'ultimatum ai "parcheggiatori"
di carrelli e motoscafi

Piediluco, il Circolo canottieri dà l'ultimatum ai "parcheggiatori" di carrelli e motoscafi
di U.G.
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 19:04 - Ultimo aggiornamento: 19:19

Un poco di decoro per il parco Paolo D’Aloja dove ha sede oltre che la nazionale di canottaggio anche il Circolo canottieri Piediluco. La presidente, appunto, del Circolo, Marina Lana con una decisione coraggiosa  ha dato l’ultimatum del  6 di marzo prossimo, ai proprietari di barca a vela, motoscafi, canoe, carrelli e semplici imbarcazioni, di rimuovere  quell’area dove sono parcheggiati «altrimenti- si legge nell’avviso – se non avvenisse saremo  costretti a rottamare, smaltire o vendere le barche».  Marina Lana da meno di un anno alla guida del Circolo canottieri Piediluco ha deciso di mettere un poco d’ordine all’interno del parco cominciando proprio dal parcheggio delle barche di ogni tipo. «Ci sono una cinquantina di imbarcazioni che si trovano “accatastate” in quell’area- chiarisce- almeno una trentina non sappiamo di chi sono. Sono abbandonate. Da qui la nostra presa decisione che, sono sicura, troverà d’accordo anche i frequentatori di Piediluco».  Riguardo poi all’ipotesi, per ora fantasiosa, di ospitare un campionato del mondo e europeo a Piediluco  risponde: «Ne sarei felice ma non siamo noi che decidiamo, semmai saremo ben contenti di dare il nostro contributo».  In Comune, nel primo pomeriggio, doveva esserci un incontro allargato con tutti i soggetti che “ruotano” intorno al canottaggio, vale a dire la Federazione, il Circolo e, appunto, il Comune, ma la riunione è stata rimandata. Ufficialmente, il tavolo istituzionale era per “conoscersi”. In realtà tutto è saltato per indisponibilità del funzionario comunale. La verità è che si doveva discutere delle competenza di ogni soggetto nella gestione degli spazi interni al parco D’Aloja, spazi che hanno urgente bisogno di intervento radicale e di un nuovo arredo, in un momento dove i lavori per l’allargamento della palestra della Fic sono  in fase di ultimazione ed anche la nuova torre di arrivo si trova buon punto. Sembrerebbe, però, che servano più soldi per il suo completamento. Questo potrebbe far allungare i tempi per la sua funzionalità. Inutile sottolineare che la struttura a sbalzo sul lago a questo punto diventa determinante per dare al “campo” una valenza internazionale, anche in previsione di importanti gare internazionali che verranno assegnate all’Italia.

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