Perugia giu a Genova (2-0), ma arrivano segnali incoraggianti per gli scontri diretti. Scatta il ritiro a Cascia

Casasola e Struna nella sfida del Ferraris
di Antonello Ferroni
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Domenica 16 Aprile 2023, 09:31

GENOVA Il bicchiere mezzo vuoto: la terza sconfitta consecutiva, diciassettesima della serie e una squadra del tutto assente negli ultimi venti metri. Quello mezzo pieno: una ritrovata combattività, una intensità confortante nei primi 40’ e poi la buona tenuta difensiva e in generale al cospetto di un avversario fuori portata. E’ il bilancio più amaro che dolce del Perugia dopo la sfida in casa Genoa, che ha evidenziato con nitidezza valori differenti tra le due compagini e lasciato pochi rimpianti.

Forse il Perugia avrebbe potuto riaprirla se Marinelli avesse deciso di andare al Var per un colpo di braccio allo scadere del tempo in area rossoblu ma sono quisquilie, vista la forza d’impatto offensiva del team di Gilardino, contenuta dalla buona tenuta difensiva di cui sopra e dai grandi interventi di Furlan, che si è dimostrato (segnale confortante) estremo reattivo e di personalità. Altrettanto confortante è stato l’approccio del Perugia che ha messo in campo da subito grande intensità e tenuto il Genoa al guinzaglio per quaranta minuti senza timori davanti ai 28.000 del Ferraris. Castori d’altro canto aveva irrobustito la trequarti affiancando Kouan a Luperini e schierando il solo Di Serio di punta. Per arrivare ad essere pericoloso il Genoa ha dovuto attendere una palla su punizione a palombella di Jagiello (26’) che Furlan è volato a togliere dal ‘sette’, nonché un sinistro di Coda dopo una combinazione veloce che il portiere ha respinto in tuffo. Il Perugia ci ha provato con Di Serio (dribbling e destro alto al 22’), Curado (schiacciata fuori al 28’) ma non ha mai centrato lo specchio e ha finito per capitolare dopo un’azione avvolgente (40’) dei padroni di casa: Coda-Jagiello per Sabelli lasciato libero da uno stanco Casasola, cross che ha trovato l’incornata di Frendrup tra Struna e Paz che si è fatto prendere il tempo: 1-0. Il gol di fatto ha cambiato la partita, perché il Genoa ha abbassato il baricentro costringendo il Perugia ad allargare le maglie. E nella ripresa per i grifoni sono stati dolori. Castori ha fatto cambi preventivi in vista del Cosenza tra cui la coppia di centrocampo rispolverando Vulic che non si vedeva da novembre, mentre c’è voluto un super Furlan per opporsi a Coda (2’) e Strootman (9’), prima che il Genoa lanciasse l’assalto per chiuderla.

Palloni buoni sono stati sciupati da Coda (17’ stop e tapin a lato, 23’ gran sinistro a incrociare respinto da Furlan), Gudmundsson (20’ colpo di testa in tuffo a lato, 22’ salvataggio di Struna) fino al 2-0. Inevitabile perché qualche grifone (24’) si è dimenticato la marcatura di Dragusin, libero di colpire di testa indirizzando sotto la traversa su corner senza saltare.

E’ finita lì e ora per il Perugia si tratta di aggrapparsi ai segnali: a 3 punti dalla salvezza diretta e con 5 partite (4 scontri diretti) da giocare, da oggi e fino a sabato si andrà in ritiro a Cascia. Ci sono ancora tutte le possibilità di tirarsi fuori dai guai, ma in una situazione così difficile l’aiuto di Santa Rita sarebbe il benvenuto. Hai visto mai.

GENOA (3-5-2): Martinez 6,5; Criscito 6,5, Bani 6,5 (36’ st Ilsanker sv), Dragusin 6,5; Frendrup 7, Jagiello (25’ st Hefti 6), Badelj 6,5, Strootman 6,5 (36’ st Lipani sv), Sabelli 6,5; Gudmundsson 6,5 (40’ st Aramu sv), Coda 6,5 (25’ st Ekuban 6). A disp. Semper, Agostino, Matturro, Toure, Salcedo, Yalcin, Puscas. All. Gilardino 6,5 PERUGIA (3-4-2-1): Furlan 7; Sgarbi 5,5, Curado 6 (25’ st Vulikic 6), Struna 6; Casasola 5,5, Capezzi 5 (10’ st Vulic 5), Bartolomei 5 (10’ st Iannoni 5,5), Paz 5; Luperini 5,5 (29’ st Ekong 5), Kouan 5,5; Di Serio 6,5 (25’ st Di Carmine 5,5). A disp. Gori, Abibi, Rosi, Angella, Cancellieri, Matos. All. Castori 5,5

ARBITRO: Marinelli di Tivoli 6

RETI: 40’ Frendrup, 24’ st Dragusin

NOTE – Spettatori 28.833 di cui 741 perugini nel settore ospiti; ammoniti Di Serio, Bartolomei, Matos dalla panchina, Curado (P); espulso all’11’ Tonda Ekert (collaboratore Genoa) dalla panchina; calci d'angolo 5-4 per il Perugia, recuperi 2‘ e 5’

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