Perugia, dopo il Capodanno tanti appelli per i cani scappati a causa dei botti: mobilitazione nei quartieri di tutta la città

Fuochi d'artificio
di Riccardo Gasperini
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Mercoledì 3 Gennaio 2024, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 09:23

PERUGIA - È stata una notte di Capodanno difficile per gli amici a quattro zampe. In molte zone della città sono stati segnalati disagi legati all’utilizzo dei fuochi d’artificio, che si rivelano sempre un problema soprattutto per i cani. Nelle chat di quartiere e nei social, in particolare nelle pagine dedicate agli animali, sono spuntati numerosi messaggi e post per chiedere aiuto. Sembra, leggendo i vari messaggi, che siano stati molti i cani che sono scappati dalle abitazioni e dai recinti proprio per la paura legata allo scoppio dei botti.

Un problema che si ripropone anno dopo anno e del quale si comincia a parlare già da una quindicina di giorni prima della grande festa di San Silvestro. Molti Comuni, non solo per questo motivo ma anche per ragioni di sicurezza delle persone, emettono ordinanze anti fuochi. Ordinanze che spesso, va detto, quado adottate dalle amministrazioni non sempre vengono del tutto osservate. Soprattutto a ridosso della mezzanotte, quando qualche botto viene sempre esploso. Norme e tradizioni a parte, tornando all’attualità sul capoluogo ed i suoi quartieri, questo Capodanno ha fatto registrare molti casi di smarrimento. Sia di cani, ma anche di gatti, altro animale che si spaventa facilmente con forti rumori.  Leggendo i vari messaggi che circolano nelle chat e nei social, la maggior parte dei casi di smarrimento di cani si sarebbe risolto con un sospiro di sollievo da parte dei padroni degli amici a quattro zampe.

La rete dei social, unitamente alla buona volontà delle persone che si sono trovate di fronte a cuccioli e cani più grandi spaventati e visibilmente smarriti, ha permesso di riportare nelle rispettive abitazioni la maggior parte degli animali.

Ci sono stati anche alcuni veterinari che si sono mobilitati per dare una mano, aiutando ad esempio con la lettura del microchip, decisiva per restituire un cane che si è perso ai legittimi proprietari. Come nella zona di San Marco, dei Conservoni e dei Rimbocchi, sono state fatte anche in prima persona segnalazioni nelle chat, con l’obiettivo di avvisare quante più persone possibile.  

In fatto di zone dove si sono registrati problemi, qualche avviso è spuntato fuori dalla zona di Montelaguardia e Cordigliano, dove qualche padrone è andato anche nei boschi a cercare il proprio cucciolo. Poi le zone di Colombella, Casaglia, Ponte Felcino, Ponte Valleceppi e Ponte San Givoanni. Una buona parte degli appelli è stato condiviso anche nella pagina dello Sportello a 4 Zampe della Provincia, seguita da oltre 200mila persone e dunque ottimo strumento per segnalare problemi, avvistamenti e annunciare anche i ritrovamenti.

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