Perugia, dibattito sui cantieri per la nuova Fontivegge: il punto fra tempi lunghi e interventi in dirittura d'arrivo. Focus sui complessi di San Sisto.

Una veduta aere dell'area di Fontivegge
di Riccardo Gasperini
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 08:38

PERUGIA - I cantieri per la nuova Fontivegge, avviati con i fondi del Piano Periferie e di Agenda Urbana, sono stati al centro del dibattito ieri nel question time in consiglio comunale. Dibattito partito dall’affondo del consigliere Pd Francesco Zuccherini, che evidenzia i tempi lunghi dei cantieri, con ripercussioni su cittadini e passeggeri della stazione. Per lui i lavori comunque non basteranno da soli a risolvere i problemi di quella fetta di città.

A tracciare un punto è stato l’assessore Otello Numerini (Lavori Pubblici), che ha ricordato i lavori svolti e quelli in corso, tracciando una mappa temporale sulla conclusione. Conclusione, ha precisato, che in alcuni casi si è allungata per «diversi fattori». Su tutti «la difficoltà al reperimento delle materie prime», come l’acciaio per le nuove pensiline del terminal bus adiacente il minimetrò. Lavori che, ha precisato, hanno comportato «la necessità di spostare temporaneamente le fermate bus nel piazzale ex Metropark, sospendendo i lavori del parcheggio». «Permane quindi ancora l’impossibilità di riprendere i lavori in piazza Vittorio Veneto per completare il progetto», ha aggiunto. Il completamento delle pensiline e delle finiture del terminal bus è previsto entro marzo, con la conseguente ripresa dei lavori in piazza Vittorio Veneto (fronte stazione, che diventerà pedonale) e il loro completamento entro giugno. Capitolo Zone 30: la realizzazione degli interventi ha subito ritardi «dovuti all’interferenza con altri cantieri nell’area per posa in opera sottoservizi».

Entro aprile «saranno realizzati gli interventi su via del Macello e completati quelli su via Simpatica e via Spagnoli». Riguardo l’ex scalo merci, è emerso che i avori saranno terminati entro la fine del mese in corso.

QUI SAN SISTO Passando a San Sisto, sotto i riflettori tornano i complessi Zodiaco e Quattro Stagioni. A presentare una interrogazione sul tema è stato Marko Hromis (Pd), che ha chiesto lo stato dell’arte relativo alla riqualificazione e messa in sicurezza delle aree. L’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia ha spiegato che per lo Zodiaco, con Agenda Urbana «è stata prevista la riqualificazione degli spazi comuni e dei contenitori culturali (ex teatro Foresi) che si accompagnerà ad una promozione dei nuovi servizi». Riguardo il polo Quattro Stagioni (proprietà Inail), dismesso da anni e finito nel degrado, Scoccia ha detto che «vi è stato un colloquio recente con la proprietà che ha riferito circa l’esistenza di una trattativa in atto per la vendita del comparto che prevede il mantenimento della funzione residenziale». Nel frattempo il Comune «ha comunque richiesto alla proprietà un ulteriore incontro al fine di poter illustrare le opportunità offerte da Agenda Urbana».

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