Perugia, il Comune dice stop al 50 centesimi per accedere ai bagni pubblici: tariffa eliminata per Pian di Massiano e via Boncambi

Turisti in piazza IV Novembre
di Riccardo Gasperini
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 09:08

PERUGIA - Il Comune ha deciso di eliminare la tariffa per l’accesso ai bagni pubblici di Pian di Massiano e via Boncambi. La novità, approvata dall’esecutivo di palazzo dei Priori nella seduta di mercoledì scorso, è stata messa nero su bianco con la delibera di giunta numero 20. L’obiettivo generale dell’ente è quello di «promuovere un’immagine della città sempre più accogliente e con servizi disponibili a tutti, sia per i residenti che per i visitatori, anche attraverso interventi mirati al miglioramento della godibilità del patrimonio artistico e culturale della città». In questo contesto, come emerge dall’atto, rientra la decisione di eliminare la tariffa dei due bagni pubblici. Tariffa pari a 50 centesimi ad utenza e che, spiega la stessa delibera, allo stato attuale per i bagni di Pian di Massiano «è applicata solo il sabato mattina e durante la Fiera dei Morti». Conti alla mano, il Comune ha stimato che «gli importi tratti dalla tariffa sono esigui» e quindi la sua eliminazione «non comporta conseguenze economiche-finanziarie rilevanti sul bilancio o sulla gestione del servizio». Per il triennio 2024-2026 l’entrata derivante dalla tariffa è stata quantificata in 10mila euro annui. L’importo «sarà recuperato mediante una corrispondente riduzione delle spese di gestione per i servizi di economato».

Inoltre, emerge dalla delibera di giunta numero 20, l’attuale tariffa «non risponde ai dettami del decreto legislativo che stabilisce che la tariffa dei servizi debba essere calcolata in misura tale da assicurare l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della connessa gestione, rappresentando una parte insignificante del costo del servizio». Aspetti tecnici a parte, il Comune ha deciso di eliminare la tariffa perché «la presenza e libera fruibilità dei bagni pubblici sono costitutivi del decoro urbano cittadino». La tariffa, evidenzia il Comune «se per un verso, vista la sua esiguità, non rappresenta una entrata di qualche rilievo per l’amministrazione dall’altro può costituire un ostacolo alla fruibilità del servizio e contribuire a creare un immagine, in particolare per il turista, di città poco accogliente, andando a privilegiare, in primis nel centro storico, l’utilizzo dei servizi degli esercizi commerciali». Il Comune si è mosso anche prendendo spunto dalle città europee e del resto del mondo dove «l’assenza di costi per l’utenza concorre a rendere i bagni pubblici maggiormente utilizzati, valorizzando la godibilità e la permanenza nelle aree del centro storico e ove si svolgono le manifestazioni di interesse cittadino».

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