Orvieto, premiato il campione di kickboxing Mirko Gori in forza alla penitenziaria: ha bloccato l'ingresso di un cellulare in carcere

La consegna dell'onorificenza durante la festa della penitenziaria di Toscana e Umbria

Orvieto, premiato il campione di kickboxing Mirko Gori in forza alla penitenziaria: ha bloccato l'ingresso di un cellulare in carcere
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 21 Marzo 2024, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 17:34

ORVIETO - «Eravamo in pieno covid e non c’erano macchinari adatti a scongiurare la presenza di telefonini in carcere».

Mirko Gori, campione mondiale di Kickboxing K-1 XFC, lavora come assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria ed è in forza al carcere di Spoleto.

Racconta con orgoglio i dettagli dell’operazione che gli ha permesso di ottenere l’onorificenza conferita questa mattina al teatro Mancinelli di Orvieto in occasione del 207esimo anniversario della fondazione del corpo della polizia penitenziaria del distretto Toscana-Umbria.

Il fiuto di Gori consentì di recuperare un micro cellulare che la moglie di un detenuto dell’alta sicurezza del penitenziario di Spoleto aveva appena consegnato a suo marito.

«Era il 2020 - ricorda Mirko - ero addetto al reparto colloqui e ho subito intuito che qualcosa non andava. Lui era molro nervoso, era andato in bagno un paio di volte e si capiva che aveva qualcosa da nascondere. Quando ha buttato via un fazzoletto abbiamo capito il motivo di quel nervosismo. Dentro c’era il micro cellulare, sua moglie ha confessato di averlo portato dietro le sbarre in occasione del colloquio».

Per il campione mondiale Mirko Gori l’onorificenza, conferita «per aver bloccato, durante l’attività di servizio, l’introduzione di un telefono cellulare all’interno dell’istituto di pena di Spoleto».

Presenti tra gli altri il sottosegretario di Stato alla giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, il prefetto di Terni, Giovanni Bruno, il provveditore regionale per Toscana e Umbria, Pierpaolo D'Andria, il presidente del tribunale di sorveglianza di Perugia Antonio Minchella.

Grande plauso da parte di tutti gli intervenuti per Mirko Gori, che ha dato lustro e visibilità al corpo di polizia penitenziaria conquistando il suo sesto titolo mondiale di Kickboxing K-1 Xfc al PalaTerni.

«La cerimonia assume un significato particolare - ha detto il comandante della polizia penitenziaria del carcere di Terni, Fabio Gallo - intende celebrare un corpo di polizia impegnato quotidianamente nella società e per la società, assolvendo ai propri compiti istituzionali a garanzia dell’ordine e della sicurezza degli istituti penitenziari con spiccate doti di professionalità e spirito di abnegazione e sacrificio, nonostante i gravosi carichi di lavoro e le esigue risorse umane di cui i reparti del distretto dispongono. I 15 istituti della Toscana e i 4 del’Umbria - ha detto Gallo - vivono realtà eterogenee. I reparti della penitenziaria  attendono all’esecuzione dei provvedimenti limitativi della libertà personale nei confronti di oltre 4700 persone appartenenti ai diversi circuiti detentivi. Fronteggiati 2378 eventi critici, che hanno coinvolto 3461 detenuti soprattutto riconducibili a risse, aggressioni, gesti autolesionistici e manifestazioni di protesta. Indice di un forte disagio causato dal sovraffollamento che richiede un supporto psicologico per la polizia che può contare sul protocollo stipulato dal provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria  col Careggi di Firenze».

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