Sveglia all'alba, domenica 20 novembre, per circa 2400 orvietani residenti nelle frazioni di Ciconia e Orvieto Scalo, e con loro per tutte le forze dell'ordine, protezione civile, vigili del fuoco, tecnici del comune, e sanitari. Dalle 6 scatterà infatti l’evacuazione necessaria per permettere le operazioni di disinnesco e brillamento dell’ordigno bellico residuato della Seconda Guerra Mondiale – una bomba d'aereo inesplosa di 500 libbre - rinvenuto lungo il greto del fiume Paglia durante alcuni di lavori di sistemazione dell'alveo.
Il raggio di sicurezza individuato come zona di sgombero dalla Prefettura di Terni, su indicazione del Prefetto, Giovanni Bruno, e sulla scorta della relazione tecnica del reparto artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna) che si occuperanno delle operazioni di bonifica della bomba, è di 826 metri. Le attività di evacuazione, per tutti coloro, residenti e attività commerciali ricadenti nel raggio di sicurezza, cominceranno alle 6 e si protrarranno fino alle 8 con divieto assoluto di stazionamento nell'area. Dalle 8 alle 11 sarà eseguito nel luogo del ritrovamento il despolettamento della bomba al termine del quale sarà possibile rientrare nelle proprie abitazioni. Dalle 11, con orario indicativo fino alle 14 avverrà il trasporto della bomba despolettata verso una cava locale dove ne sarà eseguito il brillamento. Tutte le attività saranno seguite e coordinate dal Coc (Centro operativo comunale).
L'assistenza. Imponente il servizio di coordinamento messo a punto per l'assistenza ai cittadini evacuati: nel piazzale del parcheggio dello stadio "Muzi" è già pronto il centro di accoglienza e assistenza alla popolazione gestito dalla Protezione Civile di Orvieto che ha anche attivato il numero 0763 306431, al quale rivolgersi per avere informazioni dell'ultimo minuto o segnalare la necessità di assistenza per l’evacuazione. Nella giornata di oggi, intanto, delle 20 persone allettate censite come residenti nell'area di evacuazione dalla Protezione Civile in collaborazione con il Distretto sanitario della Usl Umbria 2, 9 saranno trasferite presso familiari mentre 11 saranno dislocate presso l'Ospedale di Orvieto e nelle case di riposo sul territorio. Per quanto riguarda i casi Covid censiti come presenti nell'area di sgombero, gli asintomatici e le persone con sintomi lievi saranno ospitati presso gli spogliatoi dell’antistadio dove è disponibile anche una locale infermeria per l'eventuale supporto medico in collaborazione con i medici Uca della Asl, mentre i casi più gravi saranno ospitati nell'area grigia del Pronto Soccorso dell'Ospedale.
La viabilità. Durante le operazioni di despolettamento l'Autostrada del Sole-A1 sarà chiusa in entrambi i sensi di marcia, tra le uscite di Orte (direzione nord) e Valdichiana (direzione sud), inoltre è previsto a partire dalle 8 fino, presumibilmente, alle 11, il blocco della circolazione ferroviaria sulla linea alta velocità Roma-Firenze e su quella "lenta" Roma-Chiusi. Nello spazio sovrastante le zone interessate dalle operazioni, inoltre, sarà interdetto il traffico aereo. L’accesso all’Ospedale “Santa Maria della Stella” sarà garantito per eventuali emergenze. La statale 71 Umbro Casentinese sarà interdetta all’altezza dell'intersezione con via Primo Maggio fino a via dei Tigli, la statale 205 Amerina interdetta all’altezza della rotatoria del centro commerciale Porta d’Orvieto. Interdette anche la variante che collega Orvieto scalo alla strada Bagnorese, la variante di Ciconia dalla rotatoria dello stadio De Martino fino a Ponte Pertini. Previsti appositi cancelli di controllo presidiati da forze dell'ordine e volontari Prociv. Dalle 8, infine, saranno sospese le tratte del servizio pubblico nell’area di evacuazione.
Il messaggio della sindaca Tardani. «Tutta la popolazione è stata informata attraverso un’azione capillare svolta dalla Protezione Civile di Orvieto ed un volantinaggio con informazioni puntuali circa le vie coinvolte dalle operazioni e l’istituzione del numero telefonico dedicato attivo già da alcuni giorni. Con la popolazione – ha aggiunto - abbiamo cercato di condividere anche l’opportunità di ricevere ricovero presso parenti e amici onde evitare di congestionare il Centro di accoglienza predisposto presso lo Stadio Comunale ‘Luigi Muzi’».