Massoneria, Umbria al top per iscritti
«Apriamo i nostri templi a città, università e scuole»

Massoneria, Umbria al top per iscritti «Apriamo i nostri templi a città, università e scuole»
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Venerdì 8 Novembre 2013, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 18:57
PERUGIA - Il dialogo da instaurare con la autorit morali e istituzionali della Regione una delle priorit indicate dal nuovo presidente del Collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell'Umbria del Grande Oriente d'Italia-Palazzo Giustiniani, Antonio Perelli, che rester in carica nel prossimo triennio.



In una nota del Grande Oriente d’Italia dell’Umbria, Perelli esprime anche l’intenzione di «proseguire il cammino del dialogo e del costruire insieme aprendo le porte dei templi alla cittadinanza non tanto per mostrare i luoghi in cui si riuniscono ma soprattutto per far conoscere le radici, la storia, la cultura e la vocazione prioritaria della Massoneria universale di fare agli altri tutto il bene che vorremmo che gli altri facessero a noi».



Il nuovo presidente esprime anche «la massima disponibilità alle scuole e alle università per una lettura adeguata e scevra da interpretazioni mediatiche della storia della massoneria umbra basata su testimonianze, testi e documenti, anche inediti, forse non sufficientemente valutati o adeguatamente interpretati in passato».



«Non è certamente un caso che l’Umbria - sottolinea il Goi - sia la regione italiana con la percentuale più alta di massoni e che nelle città umbre sia visibile la presenza dell’Istituzione con una imponente intitolazione di strade, piazze, edifici e servizi pubblici a massoni illustri come Raffaello Silvestrini, Giuseppe Evangelisti, Mario Angeloni, Annibale Vecchi, Enzo Paolo Tiberi a Perugia, Luigi Pianciani a Spoleto, Domenico Benedetti Roncalli a Foligno e Benedetto Brin a Terni, solo per citarne alcuni».
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