Lugnano, il teatro Spazio Fabbrica riparte da Garibaldi. La "prima" dell'amministrazione comunale è un musical

Lugnano, il teatro Spazio Fabbrica riparte da Garibaldi. La "prima" dell'amministrazione comunale è un musical
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Martedì 12 Dicembre 2023, 08:52

UGNANO IN TEVERINA  Via alla stagione teatrale dello Spazio Fabbrica. Ad aprire il cartellone 2023 lo spettacolo “Garibaldi ero e”, di Matteo Corrado, che andrà in scena il 17 dicembre. Una stagione, quella in programma, che, dopo l'abbandono dell'associazione Athanor eventi, vede al timone l'amministrazione comunale lugnanese. 

«La pièce di apertura - psiegano - è un nuovo percorso creativo che attraverso il teatro, la danza e il canto cerca di presentare sulla scena una riflessione introspettiva dell’Eroe dei due mondi, un lavoro dove Giuseppe Garibaldi viene presentato nel suo intimo quasi gentile».

Nella scena emergerà la dimensione umana di Garibaldi riscoperta insieme a due suoi amici che lo hanno accompagnato nell’esilio di Caprera.

Scritto e diretto da Matteo Corrado, lo spettacolo ha come interpreti Mauro Antonelli, lo stesso Matteo Corrado e Alexander Gentili.

Le musiche originali sono di Simone Alicata, le luci di Marco Giamminonni, l’assistente organizzativa è Ombretta Dezi, la produzione è di Matteo Corrado e dell’associazione culturale Orion.

«Il comune di Lugnano in Teverina  - spiega il vicesindaco Alessandro Dimiziani - ha voluto inserire questo spettacolo nel cartellone della stagione teatrale anche perché la memoria storica del paese porta a conoscere dei riferimenti reali con il personaggio e le sue gesta».

«Due sono infatti i garibaldini lugnanesi che parteciparono attivamente nelle imprese dell'eroe dei due mondi – ricorda Dimiziani – uno era Roberto e l’altro Florindo Dimiziani. Florindo a Custoza si distinse per coraggio facendo addirittura dei prigionieri nemici e fregiandosi della medaglia d’argento al valore militare, mentre Roberto partecipò alla campagna dell’Agro romano fregiandosi della medaglia di bronzo».

Altro riferimento garibaldino si trova nell’attuale Palazzo Brunoni dove ha vissuto la contessa Matilde Bernasconi, figlia del medico Bernardo Bernasconi che curò Giuseppe Garibaldi quando si trovava a Caprera.

Secondo Dimiziani, dai documenti antichi ritrovati dalla famiglia Di Benedetto, attuale proprietaria del palazzo, il dottor Bernasconi curò Garibaldi su richiesta dell'allora ministro Miceli membro del governo Cairoli.

«La testimonianza di questa storia – chiude Dimiziani - è documentata da una serie di lettere lasciate in eredità dai conti Brunoni agli attuali proprietari del palazzo, tra cui la lettera del Bernasconi che relaziona il ministro sulle condizioni di salute dell'eroe dei Due Mondi, affetto da vari problemi di salute, con descrizioni precise e aneddoti importanti. Un'ultima testimonianza garibaldina - conclude - la si può trovare nel palazzo Vannicelli in un affresco di una delle sale dove sono visibili soldati con la casacca rossa e il borgo di Lugnano». 

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