La Ternana ha un nuovo portiere cresciuto tra le stelle internazionali del calcio

Ecco chi è Denis Franchi, che al Psg si allenava con Donnarumma e Navas e parava i tiri di Messi, Mbappé e Neymar: "Ero nato come attaccante, a Terni per un progetto che valorizza i giovani"

La Ternana ha un nuovo portiere cresciuto tra le stelle internazionali del calcio
di Paolo Grassi
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 19:47

I primi passi nel suo Friuli dove è nato, nella terra di Dino Zoff, lasciata da adolescente per andare in Francia e poi in Inghilterra. Un viaggio che ora porta Denis Franchi alla Ternana. Il suo viaggio comincia solo ora, ma il ventunenne portiere, scaldando i motori, ha già toccato... le stelle. Sì, perché il neorossoverde, quando era alle giovanili del Paris Saint-Germain, si è ritrovato spesso ad allenarsi con la prima squadra. Lì, come compagni di reparto e di allenamento aveva due grandi portieri e nelle partitelle parava i tiri di quattro grandi attaccanti. Una storia cominciata quando da piccolo cominciò come attaccante. «Sì - risponde Franchi - ma in realtà già allora desideravo fare il portiere». Poi, trovò sulla sua strada un allenatore, Alessandro Cenedese. «Avevo 13 anni e approdai nella sua squadra. Pensò di darmi l'impostazione da portiere. Mi faceva venire un'ora prima all'allenamento proprio per farmi provare come portiere e farmi lavorare sulla tecnica».

Primi campionati da giovanissimo nei dilettanti e poi l'approdo all'Udinese. «Sì, molti portieri sono partiti da Udine. Zoff, ma anche Ivan Provedel, Alex Meret, Simone Scuffet. C'è una grande scuola, lì». La svolta, a 16 anni, con la partenza per Parigi, quando era nei dilettanti del Prata Falchi. «L'allenatore dei portieri del Psg, Gianluca Spinelli, mi aveva notato in un torneo giovanile e mi ha voluto». E lì, ecco l'impatto con i grandi. Per un giovane portiere, quale scuola migliore di quella di allenarsi con Keylor Navas e Gianluigi Donnarumma? «All'inizio - racconta - mi sembrava strano. Li avevo visti solo in tv. Con due grandi così, devi star zitto, allenarti e guardarli bene. Loro, se vedono un ragazzo che ha voglia, lo aiutano. Come hanno fatto con me. Soprattutto Gigio, che con me parlava italiano. Ma anche Keylor sa mettere a loro agio i ragazzi». In quella squadra stellare c'erano pure Kylian Mbappé, Leo Messi, Angel Di Maria e Neymar. Un'occasione per allenarsi sui loro micidiali tiri. «Ecco, lì si assaggiano livelli stratosferici, dopo i quali non c'è più niente. Allenarsi con fenomeni così è come fare bingo, aiuta davvero a crescere come persona e come calciatore. Loro mi avevano preso in simpatia e mi aiutavano. Fuori dal campo sono ragazzi straordinari». Poi, l'approdo in Inghilterra, nel Burnley, da dove la Ternana lo ha acquistato. «Anche in Inghilterra sono stato molto bene.

Ma dopo 7 anni, volevo tornare in Italia. Avevo bisogno di giocare, Magari non subito, ma di avere un progetto. La Ternana lo ha. Ha tanti giovani nei quali crede, li valorizza e li fa giocare».

Ma anche se qui non si allena con Navas e Donnarumma, ecco cosa dice dei compagni di reparto: «Antony Iannarilli e Tommaso Vitali sono due bravissimi portieri e due ottime persone. "Ianna", poi, è un altro dal quale posso imparare tanto». Sì, ma con la sua costanza nelle presenze, dà pure poche possibilità ai compagni di giocare. Sorride: «Se sta bene, è giusto che giochi lui. Mi aiuterà a crescere e ad ambientarmi. Sono contento di avere lui davanti». Anche Franchi, ora, si tuffa nella lotta alla salvezza. «Siamo tanti nuovi. Sapremo compattarci insieme ed entrare negli schemi di mister Roberto Breda. Dobbiamo stare tranquilli e lavorare. I compagni più esperti ci aiuteranno». Ma che tipo di portiere è, Franchi? «Non sono spettacolare. Punto più sul piazzamento e sul fare bene gli interventi». Ha le idee già chiare.

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