La ripartenza dei club/Bentornato Afterlife: «La rinascita del clubbing, ma presto torneranno i grandi live»

La ripartenza dei club/Bentornato Afterlife: «La rinascita del clubbing, ma presto torneranno i grandi live»
di Michele Bellucci
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Venerdì 30 Settembre 2022, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 20:38

PERUGIA - Ripartirà questo sabato la nuova stagione dell’Afterlife club di Balanzano, uno dei locali notturni più rappresentativi della regione che dopo due anni tra chiusure e aperture con capienza ridotta, è ora pronto a tornare sulla cresta dell’onda. Quello di sabato sarà un appuntamento nel rispetto della tradizione, con un primo appuntamento targato Reverse: «È un po’ come ripartire da dove ci eravamo fermati - afferma Daniele Giraldi, fondatore e anima del club perugino - e non potevamo che farlo con loro. Dal 2012 in qua Reverse è stato sempre il primo party dell’anno, quindi scaramanticamente non abbiamo voluto cambiare. Tra l’altro la collaborazione con questo staff sarà al centro di un progetto importante che abbiamo deciso di intraprendere, ovvero il rilancio del clubbing nella nostra regione, invitando ad esibirsi artisti internazionali di grande richiamo. Partiremo con una rassegna di dj’s donne, con alcuni personaggi molto apprezzati non solo dai giovanissimi ma anche da chiunque segue il genere». Il primo appuntamento è per il 15 ottobre quando in consolle salirà Indira Paganotto, poi a novembre arriverà la dj ucraina Nastia, mentre a dicembre è in programma un evento di taglio mondiale: «Ospiteremo Deborah De Luca - anticipa Giraldi - che produrremo ma dovremo ospitare la serata in un’altra location perché serve decisamente una capienza maggiore. Siamo felici di aver fatto questo colpo, anche perché lei è un’artista molto apprezzata soprattutto dal pubblico femminile. La nostra sarà comunque una programmazione in divenire, perché l’obiettivo è ambizioso. Pensando a ciò che è stato il Red Zone, un vero riferimento a livello nazionale, ma anche le iniziative nate a Foligno e ora scomparse, ciò che vedo è un appiattimento di questo settore, con eventi legati solo alle mode».

Ma non ci sarà solo il clubbing nella nuova stagione dell’Afterlife, perché in parallelo riprenderà anche la programmazione di concerti: «Questo di fatto è un momento di riposo per artisti e management - spiega - ma tra febbraio e marzo ripartiranno grandi tour. Intanto il 14 ottobre saranno qui Silent Bob e Sick Budd, in una data in collaborazione con il Viper di Firenze. Sul fronte dei live, noi siamo sempre stati il locale da concerti mainstream ma quest’anno cercheremo di dare spazio anche a progetti giovani, visto che la scena indie ormai non esiste praticamente più. Cercheremo di rilanciare anche la musica d’autore, con progetti più ricercati. Non mancheranno i grandi tributi, come quello ai Linkin park dei Living theory che torneranno all'Afterlife marzo».

Dopo i due tormentati anni appena trascorsi, non solo per l'Afterlife ma per tutti i locali notturni italiani, in molti hanno modificato le proprie proposte per intercettare di nuovo il pubblico, ma non sono previsti grossi scossoni per quanto riguarda il club di Balanzano: «Noi non abbiamo mai aspettato il pubblico per iniziare una serata - sottolineano - siamo stati più rigorosi sul fronte degli orari, gli eventi da noi iniziano quando previsto. Se parliamo di un concerto noi alle 21.30 si comincia, se invece ci sono progetti live all’interno dei party allora si parte alle 23 con la festa e sul palco si sale dopo mezzanotte. Abbiamo anche fatto scelte drastiche, a volte per forza di cose come quella di togliere i gruppi spalla; questo per noi è un dispiacere perché va a discapito della musica, ma sono le stesse produzioni che spesso li vietano. C'è anche da dire che i concerti più grandi noi li facciamo nel weekend, quindi a mezzanotte di solito il pubblico è già sulla via del ritorno verso casa. Non abbiamo mai proposto aftershow, un po’ di musica dopo il live sì, ma non crediamo che chi viene a vedersi un concerto poi voglia mettersi a ballare, al limite si ferma per fare due chiacchiere al bar». Gli ingredienti per una grande ripartenza ci sono tutti, ma «da ingegnere tendo a non essere particolarmente ottimista - confida il numero 1 dell’Afterlife - però penso che c’è voglia di rivalsa sociale. Dopo quello che abbiamo vissuto la pandemia si pensa “chissà che domani richiudono tutto”… e si uscirà di più per cogliere "l'attimo fuggente"!»

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