Inquinamento dell'area di Terni e Narni,
la Regione istituisce una Commissione d'inchiesta

Inquinamento dell'area di Terni e Narni, la Regione istituisce una Commissione d'inchiesta
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Mercoledì 29 Gennaio 2020, 16:00
L'Aula di palazzo Cesaroni ha sancito all'unanimità (20 voti favorevoli su 20 presenti) l'istituzione della Commissione d'inchiesta per la «verifica delle condizioni di inquinamento dell'area ternana e del narnese» richiesta dai consiglieri Carissimi, Peppucci, Alessandrini, Nicchi, Pastorelli, Rondini, Fioroni (Lega), Pace (FdI), Agabiti (Tesei-Presidente per l'Umbria).
La Commissione sarà composta da cinque membri e avrà durata di 30 mesi.
L'Aula ha anche respinto un emendamento proposto dalla minoranza con cui si chiedeva di svolgere i lavori della commissione «di norma nella sede di Terni, avvalendosi di studi, ricerche e indagini già esistenti a livello ministeriale nonché
della collaborazione di Arpa, Università degli studi e Asl,oltre a coinvolgere l'ordine dei medici, le associazioni datoriali e sindacali, le associazioni e i comitati ambientalisti». Nel respingere l'emendamento, diversi esponenti
della maggioranza hanno rimarcato che comunque ci saranno audizioni con i soggetti indicati.
Illustrando l'atto, il primo firmatario Daniele Carissimi - riferisce un comunicato della Regione - ha spiegato che si tratta di «un'iniziativa a costo zero, in quanto 'i firmatari' rinunciano all'indennità di funzione e all'ufficio di supporto della Presidenza della Commissionè normalmente previsti per le altre Commissioni, proprio per sottolineare che l'impegno e il tempo dedicato dai futuri membri è offerto spontaneamente in ragione solo del profondo interesse pubblico dell'iniziativa. La Commissione durerà 30 mesi e si concluderà con un documento finale».
«L'area ternana-narnese - ha sottolineato ancora Carissimi - è una delle zone più inquinate d'Italia, con criticità riscontrabili soprattutto per quel che attiene al suolo, l'aria e l'acqua. Nel territorio ricade infatti la bonifica di un sito di interesse nazionale Terni-Papigno, in grave ritardo negli interventi, una qualità dell'aria con dati allarmanti ( Terni è la città del Centro Italia con i dati peggiori, con 86 giornate di media all'anno di sforamenti PM10) fino alla difficile situazione dell'inquinamento idrico con 110km quadrati di aree interessate da fenomeni di inquinamento delle acque, che determinano la necessità di indagare cause e effetti sulla salute. A questo si aggiungono le preoccupazioni per la gestione
dei rifiuti a causa della presenza di importanti impianti di gestione dei rifiuti e un'industria pesante
che genera minaccia ove non controllata ed una pianta organica degli enti deputati ai controlli ampiamente inferiori al necessario. Nel tempo si sono susseguiti sul tema molti documenti e studi, isolati e non
comunicanti, che arrivano a conclusioni diverse ma spesso preoccupanti. I risultati dei questi studi hanno sancito che il perdurante inquinamento del suolo, dell'aria e dell'acqua non è stato privo di effetti, determinando nel tempo un rilevante impatto sulla salute, come rilevato anche dallo studio Sentieri,
e dall'Istituto Superiore di Sanità. L'eccesso di mortalità
generale e delle patologie tumorali sembra riconducibile alle
criticità ambientali».

«Circa 150 mila persone, pari a un quinto della popolazione regionale, vive nell'area ternano-narnese dove risulta che  l'acqua che si beve, gli alimenti che si mangiano e l'aria che si respira sono compromessi: spetta a noi verificarne la
fondatezza. Ora di smettere di evitare di sapere, è ora di capire che tipo di problema esiste a Terni e Narni, è ora di sapere dove intervenire, è ora di aiutare chi ha bisogno, è ora di servire i cittadini»
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