Sei infetti al Pronto soccorso del Santa Maria
Infermiera scopre di essere positiva mentre è al lavoro: giallo sul contagio

Sei infetti al Pronto soccorso del Santa Maria Infermiera scopre di essere positiva mentre è al lavoro: giallo sul contagio
di Corso Viola di Campalto
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Domenica 5 Aprile 2020, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 19:59
TERNI L'ultimo caso è quello di un'infermiera che ha scoperto, mentre stava effettuando il suo turno di lavoro, che era risultata positiva al tampone. Asintomatica, era tornata al Pronto Soccorso del Santa Maria, dopo essere rimasta a casa per qualche giorno per colpa di un leggero malessere, ma nulla che potesse far pensare ai sintomi del Coronavirus. Purtroppo il suo è stato l'ultimo caso di una serie che conta almeno altri cinque dipendenti colpiti dal Covid-19 sempre in servizio al Pronto soccorso, tutti infermieri e operatori socio sanitari (oss): nessuno versa in gravi condizioni ma si trovano tutti in isolamento contumaciale nelle loro abitazioni.
L'interrogativo della direzione sanitaria è come possano essere stati contagiati in un ambiente altamente protetto. Infatti, il protocollo adottato dal Santa Maria prevede che tutto il personale che si trovi a fronteggiare pazienti con sospetto di Covid-19 utilizzi adeguati dispositivi di protezione.
Anzi, da tempo per evitare qualsiasi contatto, è stato profondamente ripensato tutto l'assetto logistico ed organizzativo del reparto ed è stato messo in atto serie di procedure e percorsi assistenziali che mirano ad impedire a priori il contatto occasionale del personale con qualsiasi paziente Covid che giunga al Pronto Soccorso. Reparto dove c'è il gravoso ed importante compito di filtrare i ricoveri tentando di impedire una commistione, nei reparti, tra pazienti normali e quelli infettati. Per di più tutti gli spazi del Pronto Soccorso vengono sanificati più volte al giorno (sono 115 i dipendenti della Cosp tecno service in azione). Soprattutto quando transitano pazienti sospetti ed il personale deve usare tutte le precauzioni del caso. Per questo diventa difficile comprendere come e dove sia avvenuta la contaminazione. Probabilmente fuori dall'area del pronto soccorso o per contatti avvenuti durante l'entrata o l'uscita dal turno di lavori.
Altri tre casi sono avvenuti invece al reparto di Neurofisiopatologia dell'ospedale di Terni dove è stato contagiato un medico e due tecnici, risultati positivi Covid-19, attualmente in discrete condizioni di salute e in quarantena domiciliare. Il primo ad essere infettato un medico di ritorno dalla settimana bianca che dopo essere entrato in servizio ha iniziato ad avere i primi sintomi del virus, che ha poi diffuso tra ai due collaboratori. Il commissario straordinario Andrea Casciari ha dato il via ad una campagna massiccia di controlli su tutti i dipendenti dell'ospedale, per verificare se ci sono altri esiti positivi. Vengono eseguiti 64 tamponi al giorno. Per ora hanno riguardato numerosi reparti ma non quello del Pronto Soccorso, malgrado i i casi positivi in essere.
Nel frattempo, aumentano le persone positive in città e ieri dopo un giorno con zero casi, sono stati due gli isolamenti contumaciali disposti dal sindaco. Così siamo arrivati ad un totale di 92 persone positivi con sei guariti definitivamente.
 
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