In sei nella Ternana tifano per le loro nazionali: "Sarà un mondiale bello ed equilibrato, attenti alle sorprese"

In sei nella Ternana tifano per le loro nazionali: "Sarà un mondiale bello ed equilibrato, attenti alle sorprese"
di Paolo Grassi
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Mercoledì 23 Novembre 2022, 00:00

Raùl Moro, liberatosi dal Covid e tornato negativo, sogna la sua Spagna che alza la coppa, che poi è lo stesso sogno di Luka Bogdan, strozzato quattro anni fa dalla sconfitta in finale della sua Croazia, Cesar Falletti spera nella sorpresa del forte Uruguay, Mamadou Coulibaly ha già dovuto ingoiare la sconfitta del Senegal all'esordio con l'Olanda. Il danese Fredrik Sørensen e il francese Salim Diakite, invece, saranno pure rivali di tifo. E lo saranno sabato, quando in Qatar ci sarà Francia-Danimarca, ma nessuno dei due potrà vedere la partita perché dovranno entrambi giocare a Pisa, con la maglia rossoverde. Il mondiale è lontano, in Asia. La serie B va avanti e le 20 squadre si concentrano sui loro impegni. Ma nello spogliatoio della Ternana, del mondiale si parla comunque, anche se si sentono coinvolti in pochi. Vista l'assenza dell'Italia, l'interesse da tifosi è cosa per solo per sei calciatori, quelli con nazionalità di paesi le cui rappresentative, al mondiale, ci sono eccome. Con la mediazione dell'addetto stampa, Lorenzo Modestino, ecco un nostro sondaggio proprio tra questi, per capire che mondiale si aspettano e cosa sperano per la loro squadra nazionale. A partire proprio da Raùl Moro, che senza dubbi dice: «Vinciamo noi, La Spagna. Il mio pronostico è questo. Ha grande qualità di gioco e giocatori di altissimo livello». Ma c'è anche Bogdan, che pensa in grande: «Spero che vinca la Croazia. Mi aspetto tanto, dalla nostra Nazionale, che ha un buon mix tra giocatori esperti e giovani interessanti. Ma è un mondiale equilibrato e può vincerlo pure qualche outsider». Anche Diakite vede la sua Francia favorita, ma non da sola: «Credo che il vincitore - dice - uscirà tra Brasile, Francia e Germania. Mi aspetto dai "Bleus" che arrivino almeno in semifinale, altrimenti sarebbe una delusione». Falletti, da tifoso, aggiunge: «Spero di vedere l'Uruguay vincere il titolo mondiale. Ovvio. E' difficile, ma la squadra è di qualità e mi aspetto che faccia un campionato all'altezza. Punto, comunque, su una tra Brasile e Argentina, nonostante la sconfitta all'esordio». Coulibaly, invece, dice obiettivamente: «Tifo per il mio Senegal, chiaro. Mi piacerebbe se vincesse. Ma se devo indicare una favorita, dico Brasile. Noi possiamo andare molto avanti nel torneo, ma si deve cambiare atteggiamento ed essere più coraggiosi». Anche Sørensen, per la sua Danimarca, spera in un bel mondiale: «Speriamo di superare la prima fase, poi chissà. La vincitrice? Potrebbe uscire tra Brasile, Germania e Inghilterra. Ma visto che a volte ci scappano sorprese, chissà che non sia proprio la Danimarca». Le sorprese, appunto. Per tutti loro, potrebbero essercene. Le prevede anche Raùl Moro. E ne parlano pure Falletti e Diakite. «Le sorprese - dice l'uruguaiano - possono arrivare anche perché ci sono squadre che hanno perso calciatori importanti». Aggiunge il francese: «Può succedere tutto, vista pure la sconfitta dell'Argentina con l'Arabia Saudita». Sono tutti d'accordo, però, sul fatto che può essere un mondiale avvincente e interessante. Bogdan lo vede «molto equilibrato», Coulibaly è sicuro che sarà «bello e divertente». Sørensen sottolinea la bellezza del «mix di modi di giocare e di culture differenti». Tutti gli altri loro compagni rossoverdi, invece, non avranno da tifare. Sono, ovviamente, tutti gli italiani. Ma c'è pure il lituano Titas Krapikas, unico rossoverde nel giro della Nazionale del suo Paese. Ma pure la Lituania è uscita alle qualificazioni. Nello stesso girone dell'Italia.

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