Terni, il Vescovo Soddu in visita al carcere per la prima volta e il dono del detenuto ucraino

Terni, il Vescovo Soddu in visita al carcere per la prima volta e il dono del detenuto ucraino
di Beatrice Martelli
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Venerdì 11 Marzo 2022, 18:08

TERNI        Quella del 9 marzo è stata la prima visita del vescovo Francesco Antonio Soddu, da poco tempo insediatosi, alla Casa Circondariale di Terni. Un momento di condivisione e di riflessione sul perdono, concretizzatosi nella celebrazione eucaristica e nell’incontro con i detenuti. «In questo tempo di quaresima e di penitenza – secondo il vescovo – è richiesta una conversione del cuore che porti a Dio per ricevere da lui un abbraccio, un cambiamento di vita, perché ci si è allontanati da lui. Gesù sulla croce è morto per i nostri peccati, ma in questo segno si rivela il suo abbraccio per tutti e il suo perdono per tutti. È questo il segno più grande, non altri che servono ad accontentare i nostri desideri. Dio è amore e dobbiamo pregare per avere segni di amore, per la pace interiore che si riverbera poi nelle famiglie, nella comunità e nel mondo». La celebrazione eucaristica si è tenuta nel teatro: c’erano anche don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei Cappellani delle carceri italiane, il vicario generale della diocesi Salvatore Ferdinandi, il cappellano della Casa Circondariale di Terni, Massimo Lelli, il direttore della Caritas diocesana, Stefano Tondelli, e il vicario episcopale per la Carità, Paolo Carloni. I detenuti sono stati parte integrante della funzione: alla fine sono stati letti pensieri da loro composti «sulla fede, la pace e l’uguaglianza». La visita del vescovo prevedeva, tra le altre cose, il giro dei laboratori del ferro e del legno; un detenuto ucraino ha donato un cofanetto, da lui lì realizzato, con una coccarda dai colori della bandiera ucraina, un’occasione per esprimere solidarietà alle popolazioni vittime della guerra. La direzione e gli operatori del carcere, invece, hanno donato una bottiglia d’olio e un’essenza di lavanda, sempre prodotte all’interno della Casa Circondariale.

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