Il risciò dei quattro ternani è arrivato a San Benedetto,
accolti dal consigliere comunale Muzi al monumento di Nespolo

Il risciò dei quattro ternani è arrivato a San Benedetto, accolti dal consigliere comunale Muzi al monumento di Nespolo
di Lorenzo Pulcioni
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Domenica 8 Settembre 2019, 18:44 - Ultimo aggiornamento: 18:46

Tre giorni per attraversare l'Umbria, il Lazio e le Marche, pedalando senza sosta sul risciò. Ma alla fine Massimiliano Natali, Alessandro Dell'Orso, Riccardo Ippoliti, Leonardo Agostini ce l'hanno fatta. Partiti venerdì dal Bar Cospea di Terni sono arrivato a San Benedetto intorno alle 13 di domenica, accolti di fronte al monumento ‘Lavorare, lavorare, lavorare’ di Ugo Nespolo oltre che da familiari e curiosi anche dal consigliere comunale Stefano Muzi che, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha donato ai ragazzi il volume del Bim “Alla ricerca delle tradizioni perdute” di Gabriella Piccioni. "La salita di Torrita ci ha provati, è stata il nostro Everest. Però abbiamo caricato a testa bassa - raccontano i ragazzi dopo l'impresa - siamo felici ed entusiasti. Ti poni un obbiettivo impossibile e fai di tutto per raggiungerlo, alla fine ti rimane dentro l’idea che puoi fare qualunque cosa. E vai avanti nella vita con più convinzioni, con più grinta e voglia". Rispetto a venerdì e sabato, la giornata di domenica è stata "una piacevole passeggiata" mentre le due giornate precedenti vengono definite "una lotta continua". Arrivati in cima al loro Everest, cioè Torrita, "abbiamo cominciato subito a pensare all'arrivo e alle prossime imprese". I 180 km da Terni a San Benedetto pedalando sul risciò, potrebbe essere l'inizio di una nuova storia: "Forse è nato un gruppo veramente parallelo a quello delle olandesine" dice Massimiliano Natali che ad agosto con Riccardo Ippoliti e un terzo amico Umberto Boccioli aveva pedalato dalla Croazia a Terni sull'olandesina, la tipica bici senza marce.

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