Il faro Torrasi accende il Grifo

Il faro Torrasi accende il Grifo
di Antonello Ferroni
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Venerdì 12 Aprile 2024, 08:59

PERUGIA E’ un vero “acquisto” di gennaio. Con l’avvento di Formisano, Emanuele Torrasi, 25enne centrocampista scuola Milan prima impiegato solo saltuariamente da Baldini, è diventato il faro del Perugia che ha preso per mano divenendone la guida a livello tattico a prescindere dai moduli, sia da play che nello schieramento a due.

“Ci avviciniamo alle partite che determineranno – esordisce -, abbiamo un grande obiettivo, le ultime tre gare della regular season possono migliorare il piazzamento e dunque sarà bene fare più punti possibile. Non ci nascondiamo, puntiamo alla promozione, un obiettivo degno di una grande società come il Perugia che non deve pesare, semmai ci deve responsabilizzare. Il mio ruolo? Ormai mi sono specializzato davanti alla difesa, l’anno scorso ho fatto sempre la mezzala ma in passato avevo già giocato da play e conoscevo certe dinamiche. Perché prima non giocavo? Arrivare ad agosto non mi ha aiutato a entrare in condizione, poi ci sono state scelte che ho sempre accettato. Ho cercato di farmi trovare pronto. Sono bravo anche nella fase difensiva? Credo di possedere una buona intelligenza tattica e non nascondo che mi ha aiutato l’essermi allenato in passato con elementi di grande livello al Milan, su tutti Bennacer, che ha buona fisicità e sa fare entrambe le fasi. Ho cercato di imitarlo. Credo di essere migliorato nella lettura di certe situazioni, nel non farmi attrarre troppo dalla palla e nell’avere fiducia nel compagno senza dover raddoppiare, mantenendo un posizionamento diligente. Mi manca il gol? Sì, quello è uno step in più che devo fare, anche per la squadra”.

Eccolo qua Torrasi, che con l’Olbia è stato lasciato a riposo ma a Pesaro dovrebbe tornare. “Ero svincolato dopo Pordenone – racconta -, in estate ho dovuto aspettare lo svincolo e sono arrivato con grande entusiasmo, accolto benissimo in un gruppo eccezionale.

Vivo da solo a Perugia ma mi trovo benissimo, presto mi raggiungerà la fidanzata da Milano e in ogni caso ci sono i compagni con i quali ci frequentiamo, come Bozzolan e Cudrig, spesso andiamo a pranzo con i più esperti e le loro famiglie, siamo un gruppo molto affiatato. Cosa è cambiato con Formisano? La metodologia di gioco ma non la mentalità di vincere. Il compagno che mi ha stupito? Edo Iannoni: strapotere fisico, intelligenza e giocate giuste”.

Ora c’è la trasferta di Pesaro. “Sappiamo che loro si giocano una bella fetta della stagione ma noi dobbiamo fare 3 punti. I playoff li ho fatti l’anno scorso a Pordenone partendo da secondi, uscimmo nella doppia sfida con il Lecco, vincendo 1-0 all’andata e perdendo 3-1 in casa in una giornata-no. Voglio rigiocarli, così come vorrei poter rigiocare la partita di Chiavari, la classica gara in cui tutto va storto, da prendere come riferimento perché non accada più. I playoff? Ci saranno squadre fortissime come la nostra, il Padova, Benevento, Avellino, la stessa Torres. Ma in un minitorneo del genere i rapporti di forza potranno cambiare, in gare da dentro o fuori conta anche il fattore emotivo e i dettagli diventano determinanti così come sarà molto importante essere tutti disponibili al cento per cento”.

Lo sa bene il Perugia che si allena a Pian di Massiano. Ieri Mezzoni era ancora fuori per un risentimento ed è probabile che domenica riposi, Iannoni, Paz e Vulikic sono invece tornati in gruppo dove è rientrato anche l’ex di turno Sylla che ha smaltito l’attacco influenzale.

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