Il Comune di Spoleto offre casa ai cardiologi per invogliarli a prendere servizio in ospedale

Il presidio per l'ospedale
di Ilaria Bosi
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Domenica 27 Agosto 2023, 09:10

Concorso per cardiologi, il Comune mette a disposizione appartamenti per i medici che decideranno di venire a Spoleto. La conferma è arrivata due giorni fa dal sindaco Andrea Sisti, nel corso del faccia a faccia con il direttore sanitario della Usl Umbria 2 Nando Scarpelli che si è svolto all'ingresso dell'ex Punto Nascita, nel corso del presidio di protesta finalizzato a bloccare il trasloco delle attrezzature di quella che per anni è stata l'area materno infantile dell'ospedale. La selezione per l'assunzione, a tempo indeterminato, di quattro specialisti è in corso e alla scadenza del 24 luglio scorso sono pervenute circa 24 domande di partecipazione. Nelle prossime settimane proseguiranno le selezioni, che porteranno all'individuazione dei professionisti. Il sindaco Sisti, in occasione dell'incontro con Scarpelli, non ha mancato di rimarcare l'amarezza per le modalità con cui nel recente passato si è cercato di reclutare medici, offrendo posti a tempo determinato che potrebbero non aver favorito la partecipazione. La Usl 2, dal canto suo, ha sempre fatto leva, rispetto alle carenze dei cardiologi, sul fatto che nessuno volesse venire a Spoleto. Fatto sta che con una proposta di lavoro in grado di fornire maggiori garanzie, proprio in virtù del posto a tempo indeterminato, una prima risposta c'è stata. Non è stato chiaro, in queste ore, ricostruire con quali modalità il Comune intenda mettere a disposizione gli appartamenti. Solitamente, infatti, la possibilità di fruire di benefit di questo genere viene indicata già nell'avviso, cosa che in questo caso non è stato possibile fare, visto che la procedura è stata avviata a primavera, quando il Comune stava ancora valutando la possibilità di offrire specifici incentivi.

Quello che è certo è che all'inizio dell'estate, l'ente ha avviato una ricognizione su alcuni immobili di proprietà comunale, per studiare la formula più idonea a questa finalità. La carenza dei cardiologi - insieme a numerose altre criticità - è una delle note dolenti della funzionalità del San Matteo degli Infermi. Il servizio, infatti, dopo la cessazione della riconfigurazione dell'ospedale in struttura Covid, non ha mai ripreso a pieno ritmo e da tempo funziona ormai con la presenza dello specialista solo nelle ore diurne. In questi mesi, peraltro, si sono registrate ulteriori defezioni, che hanno messo a dura prova anche l'organizzazione della turnazione 8-20. A febbraio la gravità della situazione è emersa in tutta la sua pesantezza per il decesso di un paziente, arrivato da Cascia in ambulanza accusando problemi al torace, e morto al pronto soccorso nelle ore in cui il San Matteo è sguarnito del cardiologo. Una vicenda i cui aspetti di merito sono ancora da chiarire e sulla quale indaga la magistratura dopo l'esposto dei familiari del paziente deceduto e l'analoga iniziativa promossa dal Comitato civico per la salute pubblica.

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