Super centro commerciale a Collestrada senza l'Ikea, ecco i nuovi numeri

Il centro commerciale di Collestrada
di Luca Benedetti
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Domenica 5 Luglio 2020, 14:40 - Ultimo aggiornamento: 14:41
PERUGIA - Dopo il lockdown e la Fase 2, si riapre la partita della super Collestrada. Cioè dell’ampliamento del centro commerciale. Che non ci sarà Ikea è ormai pacifico. Resta, nel cuore della galleria del centro commerciale, il corner Progetta e Arreda con le insegne del gigante svedese del mobile. Ma lo store perugino non ci sarà. L’ultimo vertice tra la delegazione di Eurocommercial e l’amministrazione Romizi, ha messo sul piatto nuovi numeri e idee consilidate. L’idea è quella che l’investimento su Collestrada va avanti. Anche se, è logico, che due mesi di lockdown hanno cambiato anche il mercato e fanno guardare alle scelte dei consumatori in modo diverso soprattutto per il peso che hanno avuto gli acquisti on line.
Il progetto cambia. In maniera netta visto che senza Ikea non c’è neanche la possibilità di un recupero di una parte degli spazi che dovevano ospitare il cubo blu e giallo. Una superficie da circa 25mila metri quadrati. L’ipotesi che lì ci venga il parcheggio che permetta di gestire la rivoluzione di Collestrada è molto plausibile. Eppoi? Da quello che filtra dall’ultimo faccia a faccia (per il Comune oltre al sindaco Andrea Romizi c’era anche l’assessore all’Urbanistica, margherita Scoccia), intorno al tavolo si è ragionato di numeri. E se l’investimento con dentro Ikea toccava i 150 milioni di euro, senza Ikea scenderebbe a cento. Ridimensionata, naturalmente, anche la ricaduta occupazionale. Non più mille posti di lavoro in più nel mega polo commerciale, ma si scenderebbe a seicento.
È questa la base di partenza di una sorta di piano B. Che comunque vuol sempre dire una investimento molto significativo da parte di chi, qualche anno fa, ha acquistato il centro commerciale di Collestrada e vuole andare oltre all’assetto tradizionale per farne un polo di rilievo interregionale. Tanto più che ci sarà anche la partita del “nodino” che si sta sbloccando, con i collegamenti più veloci e moderni con le Marche che possono avere un peso per avare un bacino d’utenza importante.
Restano dentro alla super Collestrada anche i marchi che avevano sposato il progetto anche grazie all’arrivo di Ikea. Primark in testa giusto per ricordare una delle aziende più note che dovrebbero arrivare a Collestrada.
Logico che adesso c’è anche da rivedere i tempi. Collestrada 2020 è un obiettivo tramontato. E sui tempi hanno un peso le procedure. Devono ripartire da zero, idea per cui propenderebbero i tecnici di palazzo dei Priori, o una variante in riduzione potrebbe andare bene? Questa è l’ipotesi a cui sta lavorando Eurocommercial e oltre ai tecnici sono in campo anche gli avvocati per studiare al meglio la situazione. È questo, al di là del lavoro dei progettisti per rivedere l’assetto dell’intervento, il passaggio più delicato su cui si gioca la vera partita della super Collestrada
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