Fuori in 96 secondi: il film della rapina a Collestrada da oltre 50mila euro in un minuto e mezzo

Fuori in 96 secondi: il film della rapina a Collestrada da oltre 50mila euro in un minuto e mezzo
di Egle Priolo
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 08:23

PERUGIA - Cinquecentoventi euro al secondo. Un rapporto impressionante. Tra il valore rubato e il tempo necessario per farlo. Questo uno degli elementi che maggiormente colpiscono della rapina alla gioielleria a Collestrada, martedì sera. Quando tre banditi sono entrati nel centro commerciale e in un minuto e trentasei secondi hanno portato via oro e oggetti preziosi per oltre cinquantamila euro di valore. Anche se, per stessa ammissione dei carabinieri che stanno indagando, l’esatta quantificazione è ancora in corso.
Uno degli elementi sorprendenti, non l’unico. Perché a unire tutti i puntini di questa rapina si ha buon gioco nel ritenere di trovarsi di fronte a una banda di professionisti che non ha lasciato nulla al caso. Preparati in ogni dettaglio. Perché mettere a segno una rapina alle 20.40 in un centro commerciale affollato ogni giorno da migliaia di persone, e in cui le variabili che possono mandare a monte il colpo sono potenzialmente diverse, significa evidentemente non essere certo banditi improvvisati.

I tre in 96 secondi hanno infatti varcato la porta principale d’ingresso del centro commerciale, puntato la gioielleria, sventolato le pistole in faccia al personale all’interno e ripulito gli espositori per poi salire su un’auto lasciata nel parcheggio e sparire. Dove? È uno dei punti su cui i carabinieri di Ponte San Giovanni, diretti dal luogotenente Mirko Fringuello, e i colleghi del Reparto operativo diretti dal tenente colonnello Maurizio Laurito, stanno ovviamente lavorando. Secondo le testimonianze di chi ha avuto la sventura di incontrarli, si tratterebbe di italiani con accento meridionale. Ma la via di fuga potrebbe non necessariamente essere verso sud. Specie in una rete extraurbana come quella perugina per lo più sprovvista di telecamere.
Ma c’è di più. I tre banditi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in quei 96 secondi di puro terrore si sono nascosti dietro altrettante maschere di volti, di quelle che si acquistano per carnevale. Inoltre per rubare oro, anelli, gioielli e orologi di marca non solo hanno usato i guanti ma si sono fatti consegnare anche le chiavi degli espositori per limitare così al minimo la possibilità di lasciare tracce, magari ferendosi in una spaccata.
Insomma, impossibile prenderli? L’indagine sicuramente appare complicata, il colpo pianificato in ogni dettaglio e non si esclude che un basista possa aver studiato punti e orari migliori per colpire.

Ma i carabinieri non mollano. Hanno acquisito le immagini delle telecamere nell’immediatezza della rapina, altre dovrebbero essere in arrivo e tra i vari indizi chissà che qualcosa di utile non possa arrivare dalla targa dell’auto usata per la fuga. Che qualcuno in quei secondi di paura potrebbe aver annotato e fornito agli investigatori.

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