Face B è infatti un disco post moderno, italiano ma allo stesso tempo internazionale, in grado di riaffermare con forza un legame con la tradizione. Tra ritmiche tipiche nella new-afro e incursioni nel rock inglese, rivela una molteplicità stilistica che non esclude praticamente nulla. L'album nasce dall'esperienza musicale di Coppola a Parigi, dove è entrato in contatto con la trap e l'afro-trap lavorando come responsabile della parte artistico-musicale, ingegnere del suono e produttore di un centro dedicato ai giovani a rischio e basato sulla cosiddetta "educación popular". Ed è proprio dalla trap, il genere musicale più diffuso oggi in tutte le capitali europee, che deriva il termine Face B: si riferisce infatti ai brani prodotti con pochi mezzi, a partire da un lavoro già esistente, spesso dall'operato di un beat maker del quale non si conosce l'identità.
Sul palco della Darsena verranno proposti i brani del nuovo lavoro, caratterizzati dalle forme ritmiche tribali e da testi impegnati, in molti casi dedicati al tema del lavoro. Non mancheranno ovviamente rimandi ad altri periodi della loro carriera, con i brani più celebri del ricco repertorio.
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