Gubbio, gli abitanti del buranese protestano per i telefoni in tilt e le strade dissestate

Nella zona vivono circa 300 persone che sono ricorse all'avvocato per un esposto alla procura di Perugia e hanno attivato una chat su WhatsApp per raccogliere le segnalazioni

La strada del buranese
di Massimo Boccucci
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 08:25

GUBBIO - Telefoni in tilt e strade dissestate. Nel buranese, sulle colline eugubine nella fascia tra la zona ovest verso la valtiberina e il fronte che guarda alle Marche, sono pronti alla mobilitazione per indurre l’amministrazione comunale a intervenire su tutta una serie di problematiche aperte da tempo. Vivono in quell'area circa trecento persone che rivendicano maggiori servizi e attenzioni, lamentando soprattutto incuria e carenza di infrastrutture.

Si è mobilitato l'ex sindaco Diego Guerrini, che proviene da lì, ed è stato attivato l'avvocato Fabio Antonioli che è tornato a sollecitare il Comune e ha pure predisposto un esposto alla procura di Perugia specialmente per quanto attiene il disservizio legato alla telefonia considerate le conseguenze nelle eventuali chiamate ai servizi di soccorso.

È stata anche aperta una chat su WhatsApp alla quale tutti gli interessati possono iscriversi e che funge inoltre da canale social per informare sulle azioni e le attività che vengono intraprese per contrastare il degrado nella zona. «Ognuno di voi sarà libero di evidenziare problemi gravi di chi vive in queste zone - viene evidenziato -, una volta raccolte le informazioni cercheremo di portare tutte queste problematiche alla risoluzione». I residenti del buranese hanno denunciato il blackout della telefonia fissa e il fatto che il segnale dei cellulari risulta nella zona estremamente debole, quando non completamente assente al di là del gestore. Recentemente pure la connessione internet in qualche casa ha iniziato a presentare dei malfunzionamenti che hanno acuito i disagi.

Il sindaco Filippo Mario Stirati aveva assicurato che Telecom era intervenuta in modo decisivo per risolvere le problematiche, ma a distanza di tempo i problemi si sono ripresentati.

La viabilità è un altro grave problema: «Le nostre strade - esternano gli abitanti - sono ridotte a semplici mulattiere. Nonostante le ripetute richieste e promesse d’intervento, con tanto di bandi vinti e aggiudicati, non si è ancora vista alcuna azione concreta per il loro ripristino. Di fronte a queste difficoltà, viene da chiedersi quale debba essere il nostro corso d'azione per ricevere i servizi di base che si addicono a una comunità civile».

La situazione attuale solleva, infine, forti preoccupazioni riguardo la sicurezza: in caso di emergenza medica, com’è possibile contattare tempestivamente i soccorsi? «La sensazione di abbandono - osservano nella zona - che abbiamo provato durante la chiusura della strada statale della Contessa sembra ripetersi, lasciandoci in una condizione di isolamento e vulnerabilità inaccettabili. Siamo consapevoli che molti tra voi non risiedono in queste zone, ma vi passano quotidianamente per svariati motivi. Non è più tollerabile né dignitoso perpetuare questa situazione di abbandono. Qualche anno fa, era stata avviata una petizione per attirare l'attenzione su questi problemi; vista la persistenza delle difficoltà, sembra opportuno considerare un'azione simile».

Un intervento per rimarcare i disagi nel buranese è stato fatto dal consigliere comunale Angelo Baldinelli del Gruppo Misto.

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