La banda del cruscotto non si ferma: nuovi assalti alle auto in sosta, rubati volanti e strumentazioni di bordo

Dopo i quattro raid in poche ore a San Sisto, segnalati altri furti anche in centro storico

La banda del cruscotto non si ferma: nuovi assalti alle auto in sosta, rubati volanti e strumentazioni di bordo
di Fabio Nucci
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Lunedì 27 Marzo 2023, 06:45

PERUGIA - Dalle marmitte ai volanti, dall’autoradio all’intero quadro comandi. Col tempo sta evolvendo anche la tipologia dei furti commessi ai danni di vetture e se qualche anno fa in città scorrazzavano ladri di tubi di scappamento, oggi a mandare in crisi numerosi automobilisti, mettendo in azione le forze dell’ordine, è la banda del cruscotto. 

Nella notte tra venerdì e sabato, quattro colpi a distanza di neanche 300 metri in una delle zone più tranquille di San Sisto, ma altri casi sono stati segnalati a ridosso del centro storico e in altre località, dei dintorni della città.
Altre denunce simili sono state raccolte sempre sabato mattina dai carabinieri e anche alcune carrozzerie hanno segnalato svariati interventi del carro attrezzi per recuperare auto senza lo sterzo, con tutto il blocco divelto con cura dai malviventi. Su tale ondata di furti indaga la polizia che sabato mattina è intervenuta in via Mascagni per raccogliere elementi dai proprietari dei mezzi sfregiati, suv Mercedes o Bmw, dai quali in un caso hanno portato via oltre al volante anche il quadro strumenti. «È stato un fulmine a ciel sereno», ha raccontato uno degli automobilisti colpiti. «Questa è stata sempre una zona tranquilla: siamo rimasti allibiti».

FURTI SU COMMISSIONE 
Il sospetto, come fatto intendere dalle forze dell’ordine, è che possa trattarsi di furti su commissione per recuperare pezzi di ricambio che, viste le tempistiche attuali garantite dal comparto, sono poi utilizzati direttamente dai committenti o piazzati nel settore del retrofit non proprio legale. «Non ho visto auto senza sterzo, ma ne abbiamo prese in carico alcune senza strumentazioni», ha riferito il titolare di un’autocarrozzeria di San Sisto.
Magra consolazione, per i derubati, la possibilità di avere un rimborso dalla compagnia assicurativa, trattandosi nella maggior parte dei casi di auto di massimo tre anni di vita e quindi con la copertura massima in atto. 
Da qui anche il passaggio indispensabile della denuncia ai militari. «Ci hanno chiesto se volevamo sporgere querela contro ignoti – ha raccontato uno dei derubati – ma per il momento abbiamo proceduto con la sola denuncia, anche per avviare la pratica con la compagnia assicurativa. Abbiamo chiesto di essere aggiornati rispetto alle indagini: qualora dovessero emergere elementi rispetto a possibili sospettati, procederemmo con la querela».

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