I segreti dell'Abbazia: dal passato
riaffiorano dodici antiche sepolture

Una delle fasi degli scavi all'Abbazia Santa Croce di Sassovivo a Foligno
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Lunedì 6 Luglio 2015, 19:19
FOLIGNO - Tombe di membri della comunità monastica ma anche di esponenti dell’aristocrazia e del clero sono state rinvenute nell’area dell’abbazia di Santa Croce di Sassovivo a Foligno durante la seconda campagna di scavo archeologico, che si concluderà domenica 12 luglio. In tutto sarebbero una dozzina le sepolture ritrovate ma è possibile che alcune siano multiple

E’ quanto annunciato a Foligno da Ottavio Bucarelli, docente di archeologia paleocristiana e medievale, della Pontificia Università Gregoriana, Roberta Taddei, presidente dell’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo, Lia Barelli e Maria Romana Picuti, docenti della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, dell’università La Sapienza di Roma, Rita Barbetti, vicesindaco con delega alla cultura. I risultati preliminari delle indagini archeologiche saranno oggetto di un incontro in programma venerdì 10 luglio a Foligno (sala rossa di palazzo Trinci, alle 17). A questa campagna di scavo, condotta sotto la guida della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, con la direzione scientifica della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio della Sapienza Università di Roma, partecipano, da quest’anno, la facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana e l’Hungarian Natural History Museum-University Eötvös Loránd di Budapest. Gli antropologi dell’ateneo ungherese si occuperanno dello studio delle numerose sepolture e dei resti scheletrici, rinvenuti nell’area dello scavo, i cui risultati permetteranno l’acquisizione di fondamentali dati antropometrici – cioè età, patologie, abitudini alimentari, tipo di lavoro svolto - sugli antichi abitanti di Sassovivo, aprendo un campo d’indagine di grande interesse finora inesplorato. Maria Romana Picuti ha parlato anche del ritrovamento di frammenti di una ciotola dell’età del bronzo che risale al XVII-XV secoloavanti Cristo.
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