E’ quanto annunciato a Foligno da Ottavio Bucarelli, docente di archeologia paleocristiana e medievale, della Pontificia Università Gregoriana, Roberta Taddei, presidente dell’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo, Lia Barelli e Maria Romana Picuti, docenti della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, dell’università La Sapienza di Roma, Rita Barbetti, vicesindaco con delega alla cultura. I risultati preliminari delle indagini archeologiche saranno oggetto di un incontro in programma venerdì 10 luglio a Foligno (sala rossa di palazzo Trinci, alle 17). A questa campagna di scavo, condotta sotto la guida della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, con la direzione scientifica della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio della Sapienza Università di Roma, partecipano, da quest’anno, la facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana e l’Hungarian Natural History Museum-University Eötvös Loránd di Budapest. Gli antropologi dell’ateneo ungherese si occuperanno dello studio delle numerose sepolture e dei resti scheletrici, rinvenuti nell’area dello scavo, i cui risultati permetteranno l’acquisizione di fondamentali dati antropometrici – cioè età, patologie, abitudini alimentari, tipo di lavoro svolto - sugli antichi abitanti di Sassovivo, aprendo un campo d’indagine di grande interesse finora inesplorato. Maria Romana Picuti ha parlato anche del ritrovamento di frammenti di una ciotola dell’età del bronzo che risale al XVII-XV secoloavanti Cristo.
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