IL MESTIERE
“Nel mio mestiere – si legge ancora - avere cura dei particolari, usare attenzione, ed evitare qualsiasi rischio, è fondamentale, questo e molto altro, mi accomuna alle tante colleghe che le stanno scrivendo. Proprio per questo, vista la peculiarità del lavoro che svolgo, desidero portare a sua conoscenza che nella mia attività sono estremamente responsabile, attenta e ligia nell’eseguire tutte le normative igienico sanitarie, utilizzando la massima diligenza con i migliori ausili a disposizione. Nel mio centro, l’igiene e la sicurezza sono ai massimi livelli, perché utilizziamo gli standard più evoluti, suggeriti da esperti qualificati. Poi si parla del decreto che “implica il mettere in grave pericolo oltre 263mila addetti e 130mila imprese” con i conseguenti rischi legati alla possibile emersione del “lavoro nero e l’abusivismo a cui le persone ricorreranno con implicazioni gravissime e rischiose per la salute pubblica”.
IL PARTICOLARE
“Voglio evitare – ricorda Laurenti - di diventare un’abusiva, non voglio lavorare in nero, non voglio evadere il fisco perché sono un’imprenditrice che dà lavoro. Sono una donna che ha avviato un’attività artigianale nonostante mille difficoltà. Sono un’estetista professionista, attenta e scrupolosa, che vuole lavorare per garantire il mio contributo al paese, per cui sono a farle una richiesta: venga nel mio centro. Venga a vedere con i suoi occhi il livello di sicurezza che attuiamo. Sono certa che comprenderà che le estetiste sono, tra le categorie, quella più rispettosa delle normative igienico-sanitarie, la categoria che vuole aiutare il paese ad iniziare la “fase due”.L’aspetto oggi stesso, perché tengo in estrema considerazione il suo giudizio e la sua valutazione”.
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