Flavio Benedetti morto a 21 anni: il corpo trovato in casa a Roma dal suo coinquilino. Fatale un malore a letto

Il giovane era nato a Campello sul Clitunno (Perugia) ma era nella Capitale per studiare

Flavio Benedetti in una foto dal suo profilo Fb
di Ilaria Bosi
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Lunedì 8 Aprile 2024, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 09:10

CAMPELLO SUL CLITUNNO - È stato trovato senza vita nel letto dell’appartamento che da qualche mese aveva preso in affitto a Roma. Flavio Benedetti aveva soltanto 21 anni e tanti sogni ancora da realizzare. La sua morte, improvvisa e inaspettata, ha gettato nel dolore più cupo la comunità di Campello sul Clitunno (Perugia), dove il ragazzo era nato e cresciuto e dove la famiglia, molto conosciuta, vive tuttora. Sarebbe stato il coinquilino, nel tardo pomeriggio di venerdì, a fare la terribile scoperta e a dare l’allarme. Sul posto è subito giunta un’ambulanza del 118, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso del giovane.
A stroncarlo sarebbe stato un malore, molto verosimilmente legato a una patologia cronica di cui aveva avuto segnali in passato. Si tratta ovviamente di una ipotesi, che al momento - stando alle informazioni che trapelano da ambienti vicini alla famiglia - sembra comunque la più accreditata.

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A suffragarla, per ora, c’è il fatto che la salma non sarebbe a disposizione dell’autorità giudiziaria: segno che in questa fase non si è ravvisata la necessità di ulteriori accertamenti. Sta di fatto che la famiglia attende di avere indicazioni per riportare l’amato Flavio nella sua terra. Forse già questa mattina, dopo il disbrigo di una serie di pratiche, verrà data l’autorizzazione al trasferimento.
A Campello, ma anche a Spoleto e in tutto l’hinterland, la notizia della morte del 21enne è stata accolta con profondo sconcerto. Flavio, terminati gli studi al Liceo Artistico, si è diviso tra la voglia di proseguire gli studi e il desiderio di dare una mano all’attività di famiglia, che a Campello porta avanti, ormai da tre generazioni, un’attività ricettiva e di ristorazione. Chi lo conosce bene ricorda che all’incirca un anno fa era andato a vivere per qualche mese a Bologna, con l’intenzione di intraprendere un nuovo percorso lavorativo e di studi. Poi il ritorno in Umbria e, più di recente, la scelta di fare un’esperienza a Roma, dove era andato con la voglia di studiare a lavorare.

Campello e Spoleto, tuttavia, sono sempre rimasti il suo porto sicuro, dove oltre alla famiglia lo aspettavano sempre i tantissimi amici con cui ha condiviso le esperienze dell’infanzia e dell’adolescenza.

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Un ragazzo brillante e carico di entusiasmo, sempre pronto ad aprirsi al mondo e ad affrontare nuove sfide.
Tra le tante passioni, c’è chi ricorda quella per la musica: Flavio era un grande fan di Ariana Grande, come emerge anche dai suoi profili social. Legatissimo ai genitori, alle due sorelle e al fratello, che ora lo piangono sconsolati, Flavio e la sua famiglia avevano affrontato di recente un altro lutto. A metà settembre dello scorso anno, infatti, lungo la vecchia Flaminia, il nonno Raniero è stato investito e ucciso da un’auto, mentre si apprestava ad attraversare la strada all’altezza delle Fonti del Clitunno. A Raniero Benedetti, fondatore dello storico albergo e ristorante che porta il suo nome, i nipoti erano legatissimi e quella tragedia improvvisa ha comprensibilmente scosso tutti. Venerdì la famiglia è ripiombata nella tragedia. La mamma del ragazzo è subito corsa a Roma, dove nelle ultime ore è stata raggiunta anche altri familiari. Tutti in attesa di ricevere l’autorizzazione per riportare Flavio a casa, tra la sua gente, dove tanti in queste ore lo piangono e lo ricordano con grande affetto.

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