Faida della gelosia a Magione: spedizione per uccidere i due ristoratori

Faida della gelosia a Magione: spedizione per uccidere i due ristoratori
di Michele Milletti
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Venerdì 15 Dicembre 2023, 07:00
MAGIONE - Un commando per uccidere. Con a capo una donna. Non solo perché direttamente implicata nelle questioni da risolvere in modo definitivo, ma anche perché potrebbe comunque aver avuto un ruolo attivo nel raid omicida che solo per poco non si è trasformato in strage. Anche se ancora ci sono due persone in gravi condizioni, per le quali il pericolo di morte non è del tutto scongiurato, ma che per fortuna sono date in miglioramento.
La storia è quella del doppio accoltellamento di due fratelli egiziani, titolari di una pizzeria a San Feliciano, aggrediti e ridotti quasi in fin di vita dai fendenti che nella tarda serata di martedì almeno altri due uomini gli hanno inferto in corpo. I due aggressori facevano parte di una specie di commando nel quale si trovava un altro uomo e una donna, attuale compagna di uno dei due ed ex moglie di uno degli aggrediti e ridotti in fin di vita.
Ebbene, quello che sta emergendo dalle indagini condotte dai carabinieri di Città della Pieve, diretti dal capitano Luca Battistella, in stretto coordinamento con i colleghi del reparto operativo di Perugia (diretti dal tenente colonnello Maurizio Laurito) e con la Procura della Repubblica, è che gli aggressori fossero partiti con le intenzioni peggiori. Quelle cioè di uccidere o comunque chiudere una volta per tutte la partita con l’ex compagno della donna che era con loro, e inevitabilmente con il fratello. Lungo questa direzione conducono le indagini il fatto che gli aggressori potessero essere armati fin dal loro ingresso nel locale. Le testimonianze e gli elementi raccolti dai carabinieri infatti puntano verso la possibilità che non si sia trattato di una situazione improvvisamente esplosa nel locale, quanto di un attacco pianificato proprio per il fatto che i tre uomini abbiano «estratto» i coltelli e iniziato a colpire i due fratelli. E chissà cosa sarebbe potuto succedere se la madre e la sorella dei due aggrediti non fossero riuscite, intervenendo tempestivamente, a disarmare uno dei tre aggressori. Le due donne sono rimaste ferite, la più giovane pare alla mano nel tentativo di difendere la madre.
E in tutto questo ecco emergere la ex moglie di uno degli aggrediti e compagna di uno degli aggressori. La donna, come detto, non solo era presente ed è parte in causa visto che la situazione di altissima tensione è legata proprio a motivi di gelosia, ma secondo alcune testimonianze potrebbe aver avuto anche un ruolo attivo nel ferimento delle quattro persone. Non accoltellando ma intervenendo per tenere fermo l’ex marito. Per tutta questa serie di motivi, la sua posizione è al vaglio dei carabinieri e della Procura che stanno svolgendo tutti gli accertamenti del caso.
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