Eseguita misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di un pluripregiudicato di orgini campane: la Guardia di Finanza di Perugia confisca beni immobili

Eseguita misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di un pluripregiudicato di orgini campane: la Guardia di Finanza di Perugia confisca beni immobili
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Lunedì 4 Aprile 2022, 14:49

PERUGIA I Finanzieri del Gruppo investigazioni Criminalità Organizzata del Nucleo Polizia economico Finanziaria hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro e contestuale confisca in applicazione alla normativa antimafia nei confronti di un cittadino di origine campane, stabilmente dimorante nell’hinterland perugino. “Il provvedimento è stato emesso – si legge in una nota firmata dal procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone – su proposta di questa procura dalla Sezione Misure di Prevenzione del capoluogo umbro che inconsiderazione del profilo criminale, dell’esiguità dei redditi dichiarati, e dell’evidente sproporzione rispetto al patrimonio, nel tempo acquisito, ha ricostruito che il soggetto, per il tenore di vita e la condotta, potesse vivere abitualmente con i proventi di attività delittuose. Il destinatario della misura ablativa , infatti, è stato più colte condannato, con sentenze passate in giudicato per reati in materia di droga e armi; risulta imputato, in diversi procedimenti penali, anche di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed era già sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

Sotto il profilo economico , la puntuale ricostruzione effettuata dai militari del Gico , anche mediante indagini finanziarie, ha evidenziato una capacità reddituale inconsistente, mai superiore ai seimila euro l’anno, incapiente anche rispetto alle basilare esigenze di vita quotidiana del suo nucleo familiare, a fronte di asset immobiliari – nello specifico un appartamento di 6 vani , un garage di 120 metri quadrati e un terreno, siti in Castel Ritaldi. La sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti è stata quindi ricondotta all’accumulo dei profitti illeciti derivanti dalla perpetrazione di reati da parte del preposto che, nell’ultimo ventennio, si è persistentemente inserito njel circuito criminale del traffico di stupefacenti, assumendo un ruolo non marginale. L’attività svolta testimonia il costante impegno di questo ufficio e della guardia di finanza nel contrasto alla criminalità, anche sotto il profilo economico-finanziario mediante l’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati”.

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