Covid, l'Umbria resta in fascia bianca ma il rischio torna moderato. Quattro morti, basso livello di tracciamento

Covid, l'Umbria resta in fascia bianca ma il rischio torna moderato. Quattro morti, basso livello di tracciamento
di Fabio Nucci
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Sabato 29 Gennaio 2022, 07:38

PERUGIA Che l’Umbria restasse in fascia bianca era cosa nota, ma la situazione epidemica resta sul filo del rasoio col monitoraggio nazionale che riclassifica a “moderato” il rischio, con ben due allerte di resilienza dei sistemi. Preoccupa il basso livello di tracciamento, al 52,8%, e la risalita della positività dei tamponi, escluso il retesting. L’ultimo bollettino, intanto, restituisce altri duemila contagi, ricoveri ordinari in risalita e altri sei decessi, ma anche due pazienti in meno in terapia intensiva.
A livello epidemico, solo il dato dei degenti Covid ordinari appare in controtendenza, in una situazione che vede la curva disegnare una traiettoria ormai orizzontale. Tra giovedì e venerdì mattina sono stati occupati otto posti letto in più in area medica dove ora figurano 192 pazienti definiti ordinari ma che, come segnala un’indagine della Fadoi, comprendono anche casi più gravi collocati nelle semi-intensive. Una soluzione su cui il sistema sanitario ha puntato, preservando i reparti critici: non a caso questa risalita, nell’ultima giornata, si accompagna a una riduzione di due unità delle presenze in rianimazione dove ora figurano sei pazienti. La saturazione è quindi scesa al 4,7%, bel al di sotto della soglia critica del 10% e sotto i dati rilevati nel monitoraggio settimanale della Cabina di regia che indica un tasso di occupazione al 6,3% (al 27,8% quello la saturazione in area medica). Restando al report Iss-Ministero della Salute, tra gli indicatori decisionali figura anche l’incidenza cumulativa che nella settimana 21-27 gennaio era pari a 1.559,6 casi per 100mila abitanti, in lieve calo rispetto ai sette giorni precedenti (1.583,7).
Nel report riservato agli indicatori della Cabina di regia, spicca la rivalutazione del rischio epidemico. “La classificazione complessiva è aumentata di un livello – si legge nel rapporto - in quanto sono state registrate molteplici allerte di resilienza dei servizi sanitari preposti nel caso di recrudescenza dell’epidemia”. In realtà sono due le allerte rilevate, una delle quali nota da prima di Natale, ovvero la riduzione dei contagi rilevati dal tracciamento, con solo il 52,8% dei casi certificati accompagnati da indagine epidemiologica, con ricerca dei contatti stretti. Un dato che dà la misura di quanto il numero quotidiano dei contagi certificati possa essere sottostimato, anche se la situazione regionale risulta migliore rispetto al dato medio nazionale. L’altro “campanello d’allarme” riguarda il tasso di positività dei tamponi escludendo le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti: indicatore che dopo tre settimane di stasi al 35% è ora balzato al 43%. Il rischio moderato non pregiudica tuttavia la conferma della fascia bianca. In lieve calo gli indicatori sulla stabilità di trasmissione del virus: da 669 a 545 i nuovi focolai, da 34.428 a 28.901 (-16%) i casi degli ultimi 14 giorni. Si registrano anche 625 casi non associati a catene epidemiche note in meno, ma l’incidenza passa dal 39,2 al 44,5%. “Se ci sono nuovi focolai dichiarati l’indicatore può monitorare la qualità del contact- tracing”. Un fenomeno collegato al precedente.
Quanto agli indicatori di gravità dell’epidemia, nella regione ieri sono stati censiti altri quattro decessi, di pazienti residenti a Narni, Terni, Collazione e fuori regione.

Anche tale curva sembra aver raggiunto una fase di stabilizzazione, ma al “prezzo” di circa 30 casi letali a settimana: situazione che va avanti ormai da metà gennaio. Quanto ai contagi, le nuove diagnosi sono 1.936, con l’incidenza regionale in lieve calo rispetto al dato rilevato dalla Cabina di regia, fissata a 1.527,8 casi per 100mila abitanti. Torna a scendere dopo alcuni giorni di stabilità, il totale settimanali dei casi: 13.216 negli ultimi sette giorni (-4,1%). Segnali di stabilità sul versante tamponi: oltre 15.600 quelli effettuati giovedì, con un tasso di positività al 12,3% in linea con la media mobile settimanale. I 2.063 i guariti fanno scendere, seppur di poco, gli attualmente positivi ora 24.605.

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