Ingegnere folignate bloccato da Omicron in Sudafrica, una speranza dalla Spagna

L'aeroporto di Johannesburg
di Luca Benedetti
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Giovedì 2 Dicembre 2021, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 08:48

FOLIGNO Fabio De Gaetano lavora da remoto e aspetta. Esce per Johannesburg, dove il tasso di contagio nonostante la variante Omicron è basso e basso anche il tasso di vaccinazione, il 20 per cento. Il Green pass? Lì neanche l’ombra. E l’impressione è che la sua permanenza in Sudafrica possa durare ancora un bel po’. Nessuna possibilità di rientro in Italia per l’ingegnere folignate bloccato dall’emergenza legata alla variante Omicron. Lui che vive e lavora in Dubai, è iscritto all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, ma l’Italia non lo accetta nel volo che la Farnesina sta pianificando per far rientrare i nostri connazionali (se si raggiunge un numero minimo di persone interessate) dal Paese dove è spuntata l’ultima variante Covid da incubo.
De Gaetano guarda quello che succede in Italia, fa il raffronto con i dati di Dubai: niente Green pass e 95 per cento di vaccinati, tasso di contagio indicato come «quasi nullo». Ma lui resta bloccato in Sudafrica.
Ieri neanche un cenno dal Consolato italiano di Pretoria sulla sua situazione. In compenso, dopo che il Messaggero ha raccontato la sua storia di prigioniero della burocrazia (a Dubai non può tornare perché gli Emirati Arabi Uniti fanno rientrare dal Sudafrica solo chi è nato lì, tanta solidarietà. Naturalmente sui social, ma non solo.
«Beh questa storia- racconta tramite Messanger- mi è servita per ritrovare amici con cui non ci sentivamo da trent’anni. Ex compagni di scuola. E devo dire che la solidarietà mi è stata molto di aiuto».
Certo, nona basta a cancellare l’amarezza e il disagio. «Se i paesi sono 7 (quelli nella lista nera del ministero per il rischio legato alla variante Omicron, ndr), e se la platea è così vasta, quanti ce ne sono bloccati per via di questo decreto? Sono buono: chiamiamolo discriminatorio. Vi racconto il tenore di una telefonata che ho avuto con un funzionario del Consolato: “lei non puo’ rientrare con il volo che stiamo organizzando. se fosse una donna incinta...forse sì..guardi ora ho una chiamata più importante saluti”...».
Allora l’ingegner De Gaetano guarda alla Spagna: «Lì possono entrare tutti i cittadini europei senza discriminazioni. Una lezione di democrazia dagli amici spagnoli. E anche Francia e Regno Unito hanno cancellato lo stop ai voli. Con rigidi controlli all’arrivo come dovrebbe essere. Invece l’Italia non fa rientrare gli italiani perché residenti all’estero»
La Spagna resta l’unica porta da cui l’ingegnere folignate potrà poi tornare nella sua Foligno. Almeno fino a che non sarà rientrata la buriana e poi tornare a Dubai, dove vive e lavora per una compagnia cinese da tre anni dopo aver lavorato il Telecom.
Il piano c’è, ma, naturalmente vista la situazione, non è detto che vada in porto. Cioè rientro su Barcellona con volo in partenza da Johannesburg martedì della prossima settimana. Poi la quarantena di due settimane in Spagna. Il rientro a Foligno? Se non ci saranno intoppi l’antivigilia di Natale. Ma l’ingegner Fabio De Gaetano, con la concretezza della sua formazione e del suo lavoro, sul piano ancora non ci mette neanche un grammo di sorriso. Continua a lavorare da remoto, a guardare Johannesburg a ringraziare chi gli permette di gestire questa situazione e a spera che l’Italia si ricordi, in un momento così difficile, di chi è italiano ma vive all’estero.
Sul caso degli italiani residenti all’estero bloccati fuori dal Bel Paese e che non possono rientrare per le norme legate al Covid, nei giorni scorsi ha presentato un’interpellanza l’onorevole Mario Borghese, vicepresidente del Maie, Movimento Associativo Italiani all’Estero

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