Corsa all'Anello, Tommaso Finestra miglior cavaliere 2022: «Testa, cuore e passione»

Corsa all'Anello, Tommaso Finestra miglior cavaliere 2022: «Testa, cuore e passione»
di Francesca Tomassini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Maggio 2022, 01:30

Vent'anni appena e una bruciante passione per le corse, i cavalli e le giostre. E' Tommaso Finestra, miglior cavaliere dell'edizione 2022 della Corsa all'Anello, che su quell'amore nato a dieci anni sugli spalti della Giostra dell'Arme di San Gemini, sta costruendo una professione. E raccogliendo i primi frutti. Perchè sotto a quel premio c'è stata una gara impeccabile, punteggio pieno in tutti gli scontri diretti, che ha portato il terziere Mezule dritto alla vittoria. Un'impresa la sua, che include anche la vittoria nel duello con Diego Cipiccia, il "Signore degli Anelli" arancioviola che proprio domenica scorsa, dopo 13 vittorie in questa competizione, ha ufficializzato il proprio ritiro. «Vincere quello scontro è stato un onore - ammette emozionato Tommaso - che non dimenticherò, per quello che Diego rappresenta, per il suo valore. Per il resto - si schermisce - il successo è di squadra. Dai responsabili di scuderia, ai cavalieri che corrono le varie tornate. La corsa all'Anello è una giostra molto particolare. In ogni scontro si corre in due, nonostante si parta a fermo dagli stalli si raggiungono grandi velocità (si riesce a coprire il circuito in 27 secondi ndr), in una situazione del genere l'adrenalina è al massimo -spiega- perciò credo che chi riesce a partire bene sia avvantaggiato». Testa, cuore e un pizzico di fortuna. Insieme, ci tiene a specificarlo, a un cavallo eccezionale. «Air County (una purosangue inglese del 2013 ndr) -continua Tommaso- ha gran testa e cuore.

Nella Corsa all'Anello si montano i cavalli delle scuderie dei terzieri (Mezule in questo caso ndr) con cui però è possibile fare un grande lavoro di preparazione. Soprattutto da febbraio in avanti». Già campione a Narni nella "Rivincita" del 2019 sempre con Mezule, Tommaso Finestra sta iniziando a farsi notare anche in altre manifestazioni storiche. «Ho debuttato a Narni nel 2018 con Mezule, poi nel 2019 ho debuttato a Foligno col rione Contrastanga e nel 2020 sono diventato titolare col rione Ammanniti». Nel mezzo, un secondo posto premio come miglior cavaliere d'Italia under diciotto nel 2019. «Ho ereditato questa passione da mio padre - si racconta - lui non ha mai avuto cavalli ma ci ha sempre portato ad assistere alle varie giostre in giro per l'Italia, in particolare ovviamente la Giostra dell'Arme di San Gemini, il nostro paese, e poi La Quintana di Foligno». A circa dieci anni inizia a frequentare il Rione Piazza. «Ho cominciato a prendere qualche lezione da Umberto Colavita (istruttore federale che segue alcuni fra i migliori cavalieri d'Italia ndr) e lì ho capito che da cavallo non sarei sceso più». Fa la gavetta Tommaso, riserva a San Gemini, riserva a Narni per il terziere Santa Maria. Poi nel 2016 inizia a scendere in campo nel Campionato Giostre Medievali di Moie. «Oggi ho una mia scuderia- spiega Tommaso- con quattro cavalli. Per questo voglio ringraziare la mia famiglia, mio padre con cui condivido la passione e che ha fa di tutto per sostenermi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA