Tornando all’aggiornamento quotidiano dei dati regionali, si registra una nuova riduzione dei “positivi attuali”, scesi a 1.124 con un caso in meno che consolida il trend discendente della curva che rappresenta il totale di malati e clinicamente guariti (ma ancora positivi al virus). L’andamento rivela una sorta di svolta in corrispondenza del 30 marzo, da quando tale grandezza è prima cresciuta lievemente, salvo iniziare a ridimensionarsi negli ultimi due giorni. La dinamica dei guariti, ieri altri cinque in più, degli ex pazienti ora asintomatici, +26 in un giorno, e purtroppo anche quella dei decessi continua a ridimensionare anche il numero dei malati sceso a quota 845, in discesa per il terzo giorno consecutivo. La curva epidemica ricostruita dall’Iss, che tiene conto della data della diagnosi o del prelievo e della data di inizio dei sintomi, “mostra un andamento in crescita delle nuove diagnosi fino al 20 marzo”, mentre in seguito si apprezzano due fasi: una discesa inizialmente lieve e poi repentina fino al 28 marzo, una risalita tra il 29 e il 30 marzo e poi un nuovo decremento, lieve ma costante. Trend “che – scrive l’Iss - dovrà essere confermato nei prossimi giorni, quando i dati saranno consolidati”.
Il dato negativo di giornata è ovviamente quello dei decessi: ieri pomeriggio dalla Usl Umbria 1 è arrivata la conferma del 50° morto, sei in più dunque in 24 ore. Tendenza che ha fatto salire il tasso di mortalità al 4% (4 decessi ogni 100 casi totali), comunque largamente sotto il dato nazionale, pari al 12,6%. È salito al 29%, invece, il tasso di guarigione (18% in Italia). Continua ad allentarsi la pressione sugli ospedali, con un ricoverato su cinque ricoverato in intensiva mentre il 77% dei malati sta affrontando la malattia a isolamento domiciliare (in Italia, il 65%).
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