Coronavirus, in Umbria 300 posti per la quarantena

L'interno di un conatinerd ella Protezione Civile a Foligno
di Luca Benedetti
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Sabato 29 Febbraio 2020, 17:19
PERUGIA C’è il centro regionale di Protezione civile con i container già sistemati sul piazzale che garantisce già trenta posti. Poi ci sono un’altra decina di poli, di fatto, validati dalla Protezione civile che potrebbero essere messi a disposizione in caso di necessità per gestire le quarantene.
Il dato filtra dopo che nei giorni scorsi le prefetture di Perugia e Terni avevano chiesto ai Comuni, tramite l’Anci, di attivarsi per segnalare luoghi da utilizzare in caso di necessità. Luoghi facili da approntare e che rispondano a requisti per gestire le situazioni d’emergenza legate al coronavirus.
Per esempio il Comune di Perugia aveva indicato i prefabbricati che si trovano sul cantiere della Perugia-Ancona all’altezza di Pianello e, di concerto con l’Archidiocesi, anche alcuni spazi all’interno del complesso di Montemorcino, a Umbertide individuato il Centro per le energie rinnovabili. Su questo punto è intervenuto via social il sindaco Luca Carizia che ha spiegato come «il Comune ha segnalato alle autorità richiedenti la palazzina attualmente utilizzata come Centro per l’Educazione ambientale “Mola Casanova”. Al momento attuale, da parte della Protezione Civile, non è arrivato nessun documento che ci abbia comunicato qualcosa riguardante la nostra segnalazione: siamo in attesa di conoscere».
Fatta una veloce mano di conti ognuno dei 12 poli dovrebbe avere tra i 20 e i 30 posti disponibili, cioè circa trecento in totale. In alcuni casi ci sono anche camere dotate di cucina e in altri mense per poter gestire una comunità. Inizialmente i centri erano 33, poi i tecnici della Protezione civile hanno valutato quelli i idonei riducendone il numero. Restano fuori le caserme dell’Esercito.
I VOLONTARI
Sono oltre 150 i volontari di protezione civile in campo per l’emergenza coronavirus in Umbria. Dal 6 febbraio, all’aeroporto San Francesco di Assisi sono 54 i volontari della Misericordia che stanno supportando le autorità sanitarie per il controllo dei passeggeri in arrivo con voli da Malta, Londra, Tirana, controllando in un apposito percorso dedicato la temperatura corporea. In caso di temperatura di 37,5 gradi, i passeggeri verranno ulteriormente controllati dal medico Asl presente. Altri volontari sono impegnati al Centro regionale di Foligno e all’interno dei vari territori per installare container e tende presso i plessi ospedalieri. Compito dei volontari sanitari sarà quello di dare informazioni e di svolgere “filtro” dei vari casi in arrivo al pronto soccorso, dove saranno svolti i pre-triage, al fine di non congestionare i pronti soccorso. Altri volontari da giorni supportano la funzione Volontariato all’interno del Cor oltre a continuare nel recupero dei materiali utilizzati nel terremoto del 2016. «Ancora una volta, il volontariato di protezione civile - spiega la Consulta regionale - rappresenta la fondamentale risorsa tecnica-operativa del sistema di protezione civile, 150 volontari impiegati in questi giorni, ma gruppi e associazioni in allerta pronti in caso di emergenza con mezzi e attrezzature ad intervenire».
IL CENTRO PROCIV
A proposito di numeri, al Centro di Protezione civile di Foligno in via Romana Vecchia sono al lavoro 44 addetti. Due volte al giorno, la mattina alle 9 e il pomeriggio alle 16, c’è una video collegamento con la sala emergenze nazionale della Protezione Civile a Roma per fare il punto della situazione.
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