Comunali a Perugia, sale Ferdinandi. Pd e M5S studiano il modello Napoli. Vertice tra Calabrese e Romizi-Prisco per l'intesa (più vicina) con Progetto Perugia. E Morbello approda da Bandecchi

Nel capoluogo riparte il tavolo, ma Patto Avanti scricchiola su Foligno: i Dem sempre su Mariani, i grillini sempre per il no

Lomurno e Romizi nella foto postata dal sindaco su Fb
di Luca Benedetti
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Martedì 23 Gennaio 2024, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 09:32

Sotto il vestito poco. Si scrive Patto Avanti, si legge vecchie abitudini. Dietro ai sorrisi al 110 Caffè, qualche rugginetta resta evidente dentro il centrosinistra. Pare che sia stato ascoltato nervosetto il grillino Thomas De Luca sul Pd per l’intesa che non c’è su Foligno e sui Democrat che vogliano fare l’asso pigliatutto con Marco Mariani. Tant’è che nei prossimi giorni niente tavoli, ma qualche bilaterale per distillare un allentamento della tensione. E Perugia? Ecco il nodo dei nodi. Il nome di Vittoria Ferdinandi, un po’ piace un po’ divide, ma cresce. Divide soprattutto chi aveva (e ha) l’idea di apparecchiare un’operazione centrista con Progetto Perugia e con qualche super big di c’era un volta il poterone rosso con dentro la Margherita. E allora ai più attenti osservatori della giornata nella Conca universitaria, non è sfuggito il divanetto tra Marco Sarracino (Pd, segreteria nazionale) e Roberto Fico (l’idea Ferdinandi gli piacerebbe), M5S ed ex presidente della Camera. I bene informati raccontano che del caso Perugia ne abbiano parlato a lungo mentre i panel srotolavano idee e parole e che, di fatto, il caso è finito sul confronto, più che tavolo nazionale. Il commento alla giornata è di Sarracino che ha detto di modello Napoli per le intese Pd-M5S significa molto di più di un esempio. Fino a dove il modello Napoli è replicabile su Perugia? Difficile dirlo, più facile immaginare che possa essere quella una strada per attraversare un guado che il centrosinistra a trazione Pd fino alla vigilia di Natale e ora a sei ruote (Pd, M5S, Civici, Demos, Psi e Avs) non riesce a passare. Allora occhi puntati sull’evento di Paolo Belardi di giovedì, attenzione a chi alzerà il telefono per chiamare Luca Ferrucci oltre ai contras Dem, resta la Tizi, droni in azione per il dialogo Cristofani-Progetto Perugia e occhio anche alla Ferdinandi diventata in una mattinata attrazione e poi battitrice libera e materia del tavolo in ripartenza.
Il centrosinistra aspetta di dare la spinta decisiva al campo largo, Monni si muove di suo, Leonelli guarda a ogni foglia che si muove e il centrodestra sembra la gioiosa macchina da guerra conosciuta per una vita, a queste latitudini, sulla sponda del fiume rosso. Sennò che vale l’annuncio social di Andrea Romizi dell’intesa con Giuseppe Lomurno, presidente della Federvolley regionale, già Idv, già Udeur e già assessore con Wladimiro Boccali? Ieri ha tenuto banco l’incontro, verso mezzogiorno in Comune, tra Filippo Calabrese, Andrea Romizi ed Emanuele Prisco. Progetto Perugia che ritorna nel centrodestra? Segnali ci sono.
Intanto da ieri prove di Bandecchi in consiglio comunale.

Cristina Morbello ha lasciato il gruppo Tesei presidente e ha aderito al Misto con Nicola Volpi e Roberta Ricci. I bookmaker danno a quote stracciate il suo passo elettorale: l’approdo con Bandecchi per Baiocco sindaco. Scelta attesa da mesi.

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