Cara Pasqua, prezzi su ma all'uovo non si resiste

Cara Pasqua, prezzi su ma all'uovo non si resiste
di Aurora Provantini
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Martedì 4 Aprile 2023, 09:33
TERNI Una Pasqua coi fiocchi e l'uovo di cioccolato. Alessandro Paolucci, lo storico ristoratore di Terni che è appena diventato nonno, lo serve per dolce. «In fondo è il simbolo della Resurrezione e piace ai bambini». Quindi l'uovo di cioccolato entra nei menù, che tornano "liberi": «Si potrà mangiare alla carta oppure concordare piatti tipici della festività». Con costi che variano. Nel senso che dipende dal ristorante e, appunto, dal menù. «Ormai noi tutti lasciamo i clienti liberi di scegliere, comunque la tradizione vuole che si serva la coratella d'agnello, che si assaggino i carciofi fritti, la pizza di formaggio, il capocollo. Perciò non possiamo non proporre certe pietanze» - dice Paolucci. Comunque si spendere 28 euro per pranzare sul lago di Piediluco, circa 40 nei locali del centro città, fino a 65 in Valnerina dove il tartufo fa la differenza almeno nel prezzo. E se si resta a casa poco di meno.
Secondo Confcommercio «considerando inflazione e rincari di materie prime il pranzo di Pasqua subirà un inevitabile incremento del 10 per cento rispetto a Pasqua 2022». Nel carrello della spesa non dovrà mancare la carne d'agnello che in offerta potrebbe costare anche 9,90 euro al chilo, altrimenti il prezzo varia a seconda delle parti: il coscio sta a 18 euro al chilo, la spalla a 13. Invece il capretto supera i 22 euro al chilo. Quello che appesantisce di più il carrello è la pizza di formaggio, che in pasticceria (Pazzaglia, D'Antonio, Tonka) sta a 30 euro al chilo e nei forni tra i 28 e i 40 euro. «Diciamo dice Luca D'Antonio che i prezzi di pizza di formaggio, pizza dolce e colomba classica si equivalgono e che sono in linea con quelli di panettoni e pandori artigianali». Se la regina della Pasqua 2022 era la colomba, quella di quest'anno è la pizza dolce: «Sono state le prime ad essere vendute e ancora c'è molta richiesta - dichiara Stefano Amici (Pazzaglia) e poi c'è l'uovo di cioccolato che però si comincia a vedere adesso fino al lunedì dell'Angelo». Ecco. Sulle uova di cioccolato c'è da scegliere. Nel carrello della spesa, se si vuole servire un tradizionale pranzo di Pasqua rispettando la regola di mangiare un po' di tutto, al supermercato ci si sbizzarrisce e non spende più di 15 euro . Se si va in pasticceria invece le cose cambiano. «In cioccolateria - spiega Luca Calvani si può salire di molto, ma perché incidono le materie prime e perché i golosi chiedono cioccolate speciali». Infine c'è la frittata di Pasqua. Anche lì gli ingredienti dipendono dalle ricette tramandate di generazione in generazione. C'è chi ci mette tre fette di pancetta, chi due salsicce, chi l'erba della Madonna insieme a mentuccia, finocchietto, carciofi, asparagi. Così ricche che, forse, mangiare in casa costa come mangiare al ristorante.
 
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