Cade da un muretto in centro, 43enne di Perugia tra la vita e la morte

L'ospedale Santa Maria della misericordia di Perugia
di Egle Priolo
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Giovedì 4 Aprile 2024, 08:37

PERUGIA - Un volo di almeno cinque metri. Un impatto devastante. E un filo sottilissimo che separa la vita dalla morte. A cui sta lottando per rimanere aggrappato un quarantatreenne perugino, trovato agonizzante lungo viale Roma dopo una caduta dal parapetto di viale Marconi, a due passi dai Tre Archi.

L’allarme è scattato a Pasqua, nella notte tra sabato e domenica. Quando qualcuno si è accorto di una persona in mezzo alla strada, in stato di incoscienza e con delle ferite che a occhio sono risultate particolarmente gravi. Immediata è partita la richiesta di soccorsi. Sul posto, il personale medico sanitario inviato dalla centrale operativa del 118, che subito si è accorto della gravità della situazione. Il quarantenne è stato portato con la massima urgenza nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria della misericordia: fin dal suo arrivo viene costantemente monitorato perché le condizioni restano disperate ed è a serio rischio vita.
All'inizio si è pensato alla possibilità di un tragico gesto volontario. Un elemento importante offerto alle forze dell’ordine intervenute per chiarire origine e modalità della caduta è però arrivato dagli accertamenti medico sanitari svolti in ospedale, a seguito dei quali è risultato per l’uomo un tasso alcolemico particolarmente elevato. Insomma, l’ipotesi principale è ora quella per cui a seguito di un forte stato di intossicazione alcolica il quarantenne, trovandosi sul parapetto, abbia improvvisamente perso l’equilibrio precipitando sulla strada sottostante, in viale Roma.
Le conseguenze dell’impatto sono riscontrate nelle profonde ferite che il quarantenne ha riportato: una grave emorragia cerebrale, trauma cranico, contusioni importanti su tutto il corpo e in particolare alle gambe e bacino. Ferite che appunto lo tengono ancora sospeso tra la vita e la morte.
Da sottolineare anche come inizialmente il 43enne sia arrivato in ospedale senza che nessuno sapesse nulla sulla sua identità. Al momento dell’incidente, infatti, è stato trovato dai soccorritori senza documenti e la necessità di provare a salvargli la vita è stata ovviamente in quel momento superiore agli accertamenti su nome e cognome. Che comunque si sono svolti con celerità, al punto che nel giro di qualche ora si è riusciti a risalire a chi fosse. Secondo quanto si apprende, si tratta di un uomo nato a Perugia nel 1980. Che una notte di eccessi legati soprattutto all’alcol ha portato a lottare per salvarsi la vita. Mentre la vita di una famiglia si è così letteralmente fermata nell’attesa di una buona notizia da parte dei medici di Rianimazione. Il fatto che nonostante l’estrema gravità della situazione sia ancora in vita potrebbe anche rappresentare un buon segnale, ma la particolare gravità delle ferite e delle contusioni non permetterebbe al momento di escludere purtroppo un finale più tragico.
IL PRECEDENTE
E quel parapetto purtroppo ricorda un altro grave precedente.

Qualche anno fa dallo stesso punto precipitò un ragazzo perugino di 20 anni. Tutto, sembra, per fare uno scherzo a una ragazza con la quale stava passeggiando di sera. La dinamica raccolta e ricostruita dai carabinieri raccontò proprio come, durante la passeggiata, a un certo punto il giovane sparì dalla vista dell'amica per uno scherzo avvicinandosi pericolosamente al parapetto: un attimo di leggerezza e distrazione che gli costò un drammatico volo con caduta lungo viale Roma. Anche in quel caso venne immediatamente portato in ospedale, rimanendo per diverso tempo in Rianimazione, proprio per la gravità delle ferite riportate.

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