Bis mondiale per la Sir Perugia, il patron Sirci: «Tanto orgoglio, squada e società concreta. Vogliamo mantenere questo livello, ce lo meritiamo»

Bis mondiale per la Sir Perugia, il patron Sirci: «Tanto orgoglio, squada e società concreta. Vogliamo mantenere questo livello, ce lo meritiamo»
di Riccardo Gasperini
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Lunedì 11 Dicembre 2023, 10:15

PERUGIA - La Sir Susa Vim Perugia formato corazzata ha battuto ancora una volta l’Itambé Minas in terra indiana e si è presa, per la seconda volta di fila, il titolo del Mondiale per Club. L’ultima immagine della corsa al titolo, letteralmente perfetta con 4 vittorie e 12 set vinti su altrettanti giocati, è la schiacciata di Herrera che ha valso il 3-0 (parziali 25-13, 25-21, 25-19) sulla temibile formazione brasiliani, già battuta in avvio di manifestazione. Il trionfo nella finale del mondiale ha fatto esplodere la festa in casa Sir, a partire dal patron Gino Sirci, che i suoi Block Devils li ha sostenuti da vicino, a Bangalore, teatro dell’impresa bianconera. «Siamo bi-campioni del mondo, questo mi inorgoglisce. Significa che c’è qualcosa di concreto, di grande, di consistente in questa squadra e in questa società».

UN PATRON FELICE È un fiume in piena di felicità Sirci, che si gode un successo di assoluto prestigio. «Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia qui in India e anche la Regione Umbria, non vediamo l’ora di ripresentarci alla presidente Tesei che è la nostra prima tifosa». C’era proprio la bandiera della Regione con i Block Devils sul palco della premiazione finale del mondiale, dove la scena principale è stata tutta per i Block Devils. «Una grande soddisfazione, essere qua e confermarci significa che quella volta non è stata una cosa casuale – dice Sirci in riferimento al titolo dell’anno scorso vinto in Brasile -. È stata una cosa voluta. Un piano, un programma di giocatori, di persone che sono qui perché lo meritano. Dunque complimenti alla società, ai nostri quadri dirigenti, tutto questo lo dobbiamo soprattutto a loro e naturalmente ai nostri sponsor, perché gli sponsor sono quelli che sostengono la squadra. Io per primo, poi tutti gli altri 140». Quello che più fa felice patron Sirci è il modo in cui la sua Sir ha vinto il mondiale, battendo nell’ordine Itambé, i padroni di casa dell’Ahmedabad Defenders, poi Halkbank Ankara e ancora la squadra brasiliana in finale. «È incredibile non aver perso neanche un set, un grande atto di forza. Complimenti ai giocatori, allo staff e a tutti perché vedere una forza, una sicurezza così nel gioco, dalla ricezione al muro, dal palleggio alle difese… è stato un grande mondiale, una conferma di grandi valori. Vogliamo mantenere questo livello perché è quello che ci meritiamo».

I BLOCK DEVILS Dal patron ai giocatori. Il migliore di tutti, nominato mvp del Mondiale, è stato lo schiacciatore ucraino Oleh Plotnytskyi, che ha voluto dedicare la vittoria alla mamma «che proprio oggi compie gli anni». Questo il primo pensiero per il mancino bianconero, che ha festeggiato con un cappellino a marchio Ferrari in testa. «Che dire, abbiamo giocato bene, trovando il nostro ritmo di gioco tutti quanti.

Abbiamo avuto qualche piccola difficoltà nel secondo set, ma ne siamo usciti tutti insieme. E portiamo a Perugia questa bellissima coppa». Plotnytskyi si è preso anche un premio individuale, al pari di Giannelli e Solè, trascinatori di Perugia durante tutta la cavalcata indiana chiusa con il titolo mondiale. Il secondo trofeo stagionale per una Sir che adesso, vista la mancata partecipazione alla Champions per questa stagione, punta alle faccende di casa con una sempre crescente consapevolezza dei propri mezzi. «Siamo contenti, siamo venuti qua con un obiettivo chiaro», ha detto il centralone bianconero Sebastian Solé, anche lui fra i migliori in casa Sir. «Avevamo un obiettivo e raggiungerlo è stato tanta roba. è una manifestazione cui penso anche la società tenga molto e ci tenevamo tutti quanti. Abbiamo fatto davvero una bella pallavolo».

LA PARTITA Con capitan Leon ancora fermo in panchina, coach Lorenzetti in avvio si affida alla diagonale Giannelli-Herrera, Flavio e Solè coppia di centrali e Semeniuk-Plotnytskyi schiacciatori. La Sir parte forte (3-1) e si impone da subito sottorete. Plotnytskyi martella a pieno regime e firma il 13-8, mettendo sotto pressione Sánchez e compagni, che faticano a trovare ritmo (19-12). Una difesa capolavoro di Herrera proietta Perugia alla conquista del primo parziale (25-13), vinto in scioltezza. Il gioco si fa più equilibrato nel secondo set, quando la squadra di coach Guilherme Novaes Pinto Ferreira parte a razzo (2-6). Perugia per agganciare alza l’asticella a muro (10-10), aprendo una fase tiratissima. Il Minas vuole riaprire la partita (14-15), ma Perugia ci crede di più e piazza cinque punti di fila (21-18). Una rimonta che apre al raddoppio: 25-21. Equilibrio in campo anche in avvio di terzo set. Colaci difende tutto, ma i brasiliani hanno alzato il livello (10-9). La Sir non si demoralizza, lotta e macina punti (13-9 e 18-15), centrando l’obiettivo. L’ace di Held e la schiacciata di Herrera valgono i punti per il 25-19 e il secondo titolo mondiale per la squadra di pallavolo perugina.

PERUGIA: Semeniuk 14, Plotnytskyi 12, Flavio 7, Solé 6, Herrera 5, Giannelli 3, Colaci (L), Held 1. N.E.: Ropret, Ben Tara, Candellaro, Leon, Russo, Toscani (L). All.: Lorenzetti, vice Giaccardi.

ITAMBÈ MINAS: Orlando 2, Sanchez 9, Geovani 3, Renan 4, Coelho 8, Vinicios 7, Maique (L), Lucas 1, Radke, Lucas Loh. N.E.: Samuel, Wilmot, Isac, Felipe (L). All.: Guilherme, vice Fernando Martins.

Arbitri: Ivaylo Ivanov - Shin Muranaka NOTE: 15 b.s., 7 ace, 63% ric. pos., 39% ric. prf., 63% att., 11 muri. Minas: 17 b.s., 0 ace, 45% ric. pos., 22% ric. prf., 45% att., 4 muri. Durata: 1 ora 23 minuti. Spettatori: 1.848.

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