Amelia, tornano le taverne durante il Palio. La sinergia fra contrade e ristoratori spazza via le polemiche.

Amelia, tornano le taverne durante il Palio. La sinergia fra contrade e ristoratori spazza via le polemiche.
di Francesca Tomassini
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Giovedì 29 Luglio 2021, 17:33

Palio dei Colombi. Quest'anno le taverne si fanno. In forma ridotta, due su cinque, ma almeno senza polemica. Da sabato, fino all'8 agosto, si potrà tornare a gustare i piatti tipici della tradizione sotto le stelle. Ad apparecchiare i tavoli saranno la contrada Collis e Crux Burgi che, dopo la bufera che aveva praticamente obbligato allo stop generale nel 2020, si sono ingegnate e hanno portato a casa un accordo che fa tutti contenti. Un patto che allontana definitivamente le polemiche che avevano avvelenato la scorsa stagione quando, da più parti, erano stati sollevati dubbi sulla capacità di rispettare effettivamente le norme anti-contagio e sull'opportunità di aprire le taverne proprio nel momento delle riaperture post lockdown. «Nelle ultime settimane -raccontano i priori delle contrade Walter Paolocci e Marino Zara - abbiamo incontrato i rappresentanti dell'associazione Amelia in Umbria (che raccoglie la maggior parte dei ristoratori e delle strutture ricettive dell'amerino ndr) e alcuni singoli imprenditori. All'inizio avevamo proposto che proprio i ristoratori venissero, una sera ciascuno, a preparare dei piatti in taverna. Una strada però poco praticabile alla luce dell'organizzazione interna dei vari esercizi. Alla fine, ci siamo accordati su una forma pubblicità gratuita, ovvero stampare i riferimenti dei locali sulle tovagliette dei coperti, dove solitamente vengono messi gli sponsor». Se l'accordo fra associazioni e ristoratori appiana le divergenze etico-professionali e ristabilisce l'armonia di buon vicinato laddove in passato c'era stato qualche attrito, la miriade di adempimenti per il rispetto delle normative anti Covid-19 e il timore di venire additati, a fronte di una risalita dei casi sui territori, come veicolo di contagio continuano a stringere il morso alla gran parte di associazioni ed enti che, tradizionalmente da giugno a settembre, organizzano le tavolate in piazza.

A questo proposito, tanti i forfait, anche da parte delle manifestazioni più navigate, in una stagione che doveva essere quella della ripresa in grande stile e che invece, a causa della comparsa delle varianti e delle polemiche sulla gestione del green pass, si sta rivelando tutta ad ostacoli. E il comprensorio amerino non fa eccezione. Su tutto il territorio, quelli che, ad oggi, hanno deciso di procedere si contano sulle dita di una mano.

Guardea che da oggi al 29 agosto propone un'edizione della sagra degli gnocchi a temi, Lugnano in Teverina, che dal 30 luglio al 1 agosto apparecchia la taverna de lo priore in occasione del Palio dell'Assunta, Montecastrilli che, dal 17 al 22 agosto non rinuncia alla sagra dell'anatra. Ancora in forse Foce e la sua sagra della barbazza. Per tutti, una cascata di regole a non finire. Prima fra tutte la prenotazione del tavolo per evitare assembramenti all'ingresso o, men che meno, code. Ancora in attesa di responso per quanto riguarda i requisiti per accedere agli spazi delle taverne. Al vaglio, la possibilità che a sedersi a tavola siano solo quelli in possesso di green pass.

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