Terni. Addio allo speleologo morto in grotta: «Rianimato a lungo, ora c'è solo dolore»

Terni. Addio allo speleologo morto in grotta: «Rianimato a lungo, ora c'è solo dolore»
di Claudia Sensi
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Martedì 23 Gennaio 2024, 08:07

IL RICORDO

Una persona sempre sorridente, disponibile, appassionato. Così chi lo ha conosciuto ricorda Mirko Madolini, lo speleologo ternano che domenica scorsa, a causa di un malore, ha perso la vita nella Buca del Pretaro', una grotta che si trova a Sant'Andrea di Montebuono in provincia di Rieti. «Era molto ben voluto da tutti, molto calmo, sempre disponibile, una persona squisita, molto ironico - e' il ricordo del presidente del Cai di Terni Massimiliano Raggi - anche se era di poche parole come capita molto spesso per quelli che frequentano la montagna. Ci eravamo visti venerdì scorso ed abbiamo scherzato, scambiato due parole.
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. E racconta i concitati momenti che ha vissuto domenica. «Ci hanno chiamato subito e siamo stati sempre attaccati al telefono per capire quanto era successo, magari c'era anche una minima possibilità che non si consumasse il dramma, ma avevo capito che purtroppo c'era poco da fare. E' stato un malore improvviso, non una caduta. Il gruppo stava aspettando nella grotta un altro speleologo, quindi stavano seduti. Improvvisamente Mirko si è accasciato, i compagni hanno provato a fare la respirazione ed hanno continuato tantissimo, fino a che hanno visto che non c'era più niente da fare». Il presidente Raggi conosceva Mirko da una quindicina d'anni: «Era un tipo attivo e non solo andava in grotta, ma si occupava anche delle questioni amministrative in quanto era il responsabile del gruppo Grotte che è un'istituzione, un gruppo molto rispettato anche a livello italiano e Mirko era molto conosciuto e apprezzato anche a livello nazionale».
Stefano Notari, referente del gruppo lavoro sentieri Sosec, ricorda «una persona eccezionale, sempre calma durante anche le attività che faceva, una persona molto a modo, gentile, una bella persona. Faceva questa attività di volontariato con passione. Ci incontravano ogni tanto il venerdì in sezione e non mancava mai di fare una chiacchierata, era anche una persona di compagnia». Raggiungiamo telefonicamente Cristina Zecchini appena uscita dall'obitorio di Terni dove si è recata a rendere omaggio all'amico. «Una persona squisita, era sempre sorridente - ci dice tra le lacrime - sorrideva a tutti e se poteva essere d'aiuto a qualcuno era sempre il primo. Era amico di tutti, veramente un tesoro, qualsiasi cosa uno chiedeva era disponibile. Tra le altre cose una persona espertissima nella speleologia si occupava del catasto, di rilievi nelle grotte, aveva questa grande passione che esercitava dal 2009. Mirko e' sceso in grotte molto più complesse di quella in cui era domenica, era anche un istruttore eccezionale. E' stata una grande disgrazia ed è una grande mancanza per tante persone, si è visto anche qui in obitorio dove c'era molta gente». Mirko Madolini, che lavorava in un'impresa del settore elettrico, lascia la moglie Katiuscia.
Claudia Sensi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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