A Perugia dopo gli incendi, le scuole si blindano: ricreazione in classe e pugno duro. Al lavoro anche la Digos

L'incendio al Capitini
di Egle Priolo
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Sabato 24 Febbraio 2024, 14:46

PERUGIA - Pugno duro. E ricreazione blindata per sicurezza. Per stroncare sul nascere qualsiasi cosa possa essere stata: da tre bravate incredibilmente avvenute alla stessa ora e negli stessi contesti, all'ipotesi più inquietante di una “challenge” sui social network. Così ieri, i presidi delle tre scuole superiori interessate giovedì da altrettanti piccoli incendi di cestini contenenti carta - che hanno comunque creato importanti disagi - hanno attuato provvedimenti pesanti. Resi necessari dalla situazione e dalla possibilità soprattutto di una replica della follia di due giorni fa.

E così tanto all'istituto Capitini quanto al liceo Pieralli fino alla succursale del liceo Alessi, sono state prese decisioni d'urgenza che hanno in parte modificato il normale svolgimento dell'orario scolastico.
Ecco dunque che al Pieralli la preside ha convocato il comitato studentesco per spiegare ai rappresentanti degli studenti come l'ora di ricreazione, contrariamente al solito, da adesso avverrà in classe come misura per la loro sicurezza, con la dirigente che ha chiesto massima collaborazione ai ragazzi proprio perché si tratta di una misura (e dell’evento che l'ha generata) sicuramente particolare.
Provvedimenti sostanzialmente simili anche negli due altri istituti, con una circolare molto restrittiva al Capitini e incentrata proprio sui minuti della merenda. Perché è chiaramente quello il momento in cui i ragazzi sono meno controllabili, visto che escono dalle classi e si mescolano tra loro. E in cui quindi (specie in istituti di grandi dimensioni) possono dare vita ad atti vandalici come quelli di giovedì con gli allarmi anti incendio scattati nelle tre scuole proprio intorno all'ora di ricreazione.
Chiaro come queste misure siano state disposte a fianco di quella che è l’attività interna volta a individuare i ragazzi materialmente responsabili degli incendi.

Che, qualora vengano individuati, adesso ovviamente rischiano grosso, tanto che anche tra gli studenti si sarebbero create delle spaccature “per età”, con i più grandi convinti che paura prima e pene per tutti poi siano dovute a idee scriteriate dei più piccoli. E addirittura la Digos avrebbe acceso un faro su quanto successo nelle tre scuole, con i roghi che hanno riguardato cestini o comunque piccoli contenitori carta e sono stati innescati da mozziconi di sigarette e accendini. Gli stessi dirigenti scolastici sono intervenuti anche in prima persona per bloccare le fiamme e, al di là del fumo e di qualche parete annerita, non si sono registrati danni particolari. Al Pieralli è stato comunque richiesto l'intervento dei carabinieri. Ma quello che inquieta maggiormente è la possibilità che i tre piccoli incendi in contemporanea possano essere stati appiccati per una “challenge”, cioè una sfida, sui social network maggiormente frequentati dai più giovani. Sfide e giochi pericolosi ripresi e postati sui social solo per vincere like e condivisioni.

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